Domani primo appuntamento con la In-Port Race di Alicante

The Ocean Race 2023 si aprirà domenica con la prima delle In Port Race Series

La sfida a The Ocean Race inizia domenica 8 gennaio, quando la flotta si confronterà con la prima In Port Race ad Alicante. Ci saranno prove distinte per le due diverse classi di imbarcazioni in regata.

Che cos’è la In-Port Race?

Sebbene The Ocean Race sia sempre stata incentrata sull’emozione e l’abilità della navigazione oceanica, le In-Port Race Series sono divenute da tempo molto popolari e parte integrante del DNA della regata.

L’edizione 2022-23 prevede regate in-port in sette città di tappa del percorso in tutto il mondo, dove i fan locali potranno vedere da vicino i team mentre si sfidano su un breve percorso inshore.

Benché le regate in porto non contino ai fini del punteggio complessivo dei team, rivestono un ruolo importante nella classifica generale, in quanto le classifiche delle In-Port Race Series vengono utilizzate per risolvere eventuali situazioni di parità di punti che si possono verificare durante il giro del mondo.

Organizzate in genere abbastanza vicino alla costa, in modo che i visitatori degli stopover possano godersi l’azione dalla terraferma, le In-Port Race sono spesso gare veloci e combattute, che mettono a dura prova le capacità di manovra dei velisti.

Se le condizioni meteorologiche lo permettono, ogni squadra porta a bordo tre ospiti durante le regate in port. Anche se per motivi di sicurezza non possono contribuire alle manovre delle imbarcazioni, questi ospiti si trovano il più vicino possibile al cuore dell’azione e un fortunato potrebbe essere scelto dallo skipper per prendere il timone nella fase finale del percorso.


La partenza

Vincere la partenza è spesso la chiave della vittoria. Il Principal Race Officer Bill O’Hara ha optato per una partenza al lasco, il che significa che le barche partiranno con il vento che soffia di lato, a circa 90 gradi. “Gli IMOCA non sono progettati per le manovre ravvicinate, quindi una partenza reaching si dimostra sensata”, spiega O’Hara, ex atleta olimpico irlandese. “Inoltre, gli IMOCA hanno buone possibilità di alzarsi sui foil, il che non si è mai visto prima nella storia della regata”.

Il campo di regata

O’Hara sta pensando a un campo di regata rettangolare, che prevede almeno due giri e un tempo di percorrenza di 45 minuti per la flotta degli IMOCA, che partirà alle ore 16.00. “Se avremo un vento moderato, ad esempio sui 10 nodi, penso che il primo lato sarà un lasco di 1,5 miglia, una bolina di 0,5 miglia, un’altro lasco di 2 miglia, una seconda bolina di 0,5 miglia e un ultimo lato di 0,5 miglia fino alla linea di partenza/arrivo”.

Per i VO65, che partiranno prima, alle ore 14.00, O’Hara prevede un percorso più squadrato per consentire manovre più tattiche sul campo di regata, opportunità di virate e strambate, grazie a barche più facilmente gestibili in situazioni ravvicinate.

La meteo

Secondo O’Hara, le previsioni meteo di venerdì 6 gennaio sono affidabili per le regate di domenica. “I modelli meteorologici indicano una brezza superiore ai 10 nodi, con un aumento del vento nel pomeriggio e possibili raffiche oltre i 15 nodi. Sembra che ci sarà un bella aria!”. Ciò dovrebbe essere sufficiente per vedere gli IMOCA aumentare la velocità nei lati al lasco e raggiungere velocità superiori ai 20 nodi facendo foiling.

I concorrenti

Flotta IMOCA

Poiché le manovre sono più difficili da eseguire su un IMOCA, in questa flotta sarà più che mai fondamentale vincere la partenza. Giudicare il time-on-distance in partenza sarà complicato, e in questo nessuno è più bravo di un esperto di match race. L’equipaggio di GUYOT environnement è ricco di talenti olimpici. Oltre al co-skipper Robert Stanjek, ex campione del mondo Star, Annie Lush ha rappresentato la Gran Bretagna ai Giochi di Londra 2012 nel match race femminile e lo skipper vincitore di quelle Olimpiadi non era altro che un’altra componente dell’equipaggio di GUYOT, la spagnola Tamara Echegoyen.

Anche se Susann Beucke si avvicina per la prima volta alle regate d’altura, la medaglia d’argento olimpica di Tokyo 2020 nello skiff 49erFX fornirà all’equipaggio di Kevin Escoffier a bordo di Team Holcim – PRB un’utile competenza nelle regate fra le boe. Anche Francesca Clapcich di 11th Hour Racing ha un passato olimpico importante, avendo rappresentato due volte l’Italia ai Giochi del 2012 e del 2016, e si occuperà di tenere d’occhio gli avversari sottovento per il team durante la In-Port Race, mentre lo skipper Charlie Enright controllerà il resto della flotta di regatanti e spettatori.

A bordo di Biotherm di Paul Meilhat, l’esperienza sulle barche piccole viene da Damien Seguin, il due volte campione paralimpico francese. Lo skipper di Team Malizia, Boris Herrmann, attingerà alla sua precedente vita di velista di deriva per far fronte alle manovre ravvicinate che saranno necessarie durante il pre-partenza della In-Port Race.


FlottaVO65

I VO65 saranno pronti a partire dalla linea di partenza con la massima efficienza. Ci si aspettano manovre aggressive prima della partenza, durante la lotta per aggiudicarsi la posizione. Come per gli equipaggi della classe IMOCA, anche tra i VO65 sono presenti talenti di livello mondiale nel settore delle piccole imbarcazioni. L’olimpionica del Laser Radial di Tokyo 2020 Magdalena Kwaśna è pronta a fare la sua parte al fianco dello skipper Pablo Arrarte e del Windwhisper Racing Team dalla Polonia.

L’ex concorrente di Laser Radial Tania Elías Calles ha partecipato quattro volte ai Giochi Olimpici per il Messico ed è schierata con lo skipper Erik Brockmann a bordo di Viva México. Lo stesso Brockmann è esperto di regate serrate, essendo stato in passato campione del mondo di J/70, nonché skipper di team messicani sui veloci catamarani delle Extreme Sailing Series.

Ambersail 2 ha come skipper il velista olimpico lituano di Londra 2012 Rokas Milevičius che, quando ha regatato a bordo di Team Brunel nel 2014-15, è diventato il primo velista lituano a partecipare a The Ocean Race. L’esperienza olimpica di Milevičius dovrebbe essere di grande aiuto in partenza. L’esperienza olimpica è molto ampia anche in seno all’equipaggio di Antonio Fontes del Mirpuri Foundation Racing Team. Hugo Rocha ha ottenuto un bronzo olimpico in 470, Diogo Cayolla è stato tre volte portacolori del Portogallo e Francisco Cruz ha gareggiato in windsurf ai Giochi per i colori dell’Argentina.

Il Team JAJO portacolori dei Paesi Bassi è pieno di giovinezza ed esuberanza, anche se la sua arma non tanto segreta che porta tanta esperienza è l’olandese Bouwe Bekking, un veterano che ha partecipato otto volte a The Ocean Race. Il team di Gerwin Jansen di Austrian Ocean Racing powered by Team Genova è giovane e il meno esperto di tutti gli equipaggi. Una partenza pulita, facendo in modo che gli altri team commettano errori, sarebbe probabilmente una buona strategia per la prima In-Port Race di questo equipaggio, che cercherà di recuperare le miglia di regata che gli mancano.

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