Dal 3 al 5 luglio la regata gran tour collega Italia e Croazia lungo le antiche rotte della Serenissima. Un evento tra sport, storia e cooperazione transfrontaliera in onore di Agostino “Tino” Straulino
Venezia torna a far rivivere le mude veneziane con L’Ammiraglia, la nuova regata internazionale che dal 3 al 5 luglio unisce le sponde dell’Adriatico tra Venezia, Pola e Lussino, nel segno dello spirito europeo e della cooperazione tra Italia e Croazia.
Il progetto, ideato dal Yacht Club Venezia e dal team di Europa Adriatica Nordest, rende omaggio all’ammiraglio lussignano Agostino “Tino” Straulino, leggenda olimpica della vela e storico comandante della nave scuola Amerigo Vespucci.
Ad aprire la tre giorni sarà la partenza notturna del 3 luglio dall’Arsenale di Venezia, con cena conviviale tra specialità veneziane e la tradizione delle mude che, in passato, trasportavano merci, idee e culture lungo il Mediterraneo. La flotta di 15 equipaggi, con oltre 100 regatanti da Italia, Croazia, Slovenia, Montenegro e anche Praga, solcherà l’Adriatico con tappe simboliche: Pola, il 4 luglio, ospiterà una grande serata di festa alla Porta Aurea con ospiti istituzionali e piatti tipici istriani; mentre il 5 luglio Lussino accoglierà l’arrivo della regata con una festa in piazza, mostre dedicate a Straulino, esibizioni culturali, banda, majorette e specialità gastronomiche dell’isola.
L’Ammiraglia non è solo una sfida sportiva: rappresenta un ponte culturale tra le comunità costiere, rinsalda i legami storici tra le sponde adriatiche e lancia un messaggio di fratellanza europea. Come quel gesto sportivo del 1952, quando durante la regata olimpica di Helsinki, alcuni velisti lussignani cedettero la precedenza a Straulino e Rode per aiutarli a vincere l’oro, superando confini ideologici e nazionali.
La manifestazione si inserisce nel percorso di avvicinamento a GO! 2025 – Capitale Europea della Cultura Nova Gorica Gorizia, con il sostegno dell’Unione Italiana, delle istituzioni italiane e croate, e di numerosi partner locali. Un’occasione per celebrare non solo la vela, ma l’Adriatico come mare di cooperazione, scambi e radici comuni.