Chioggia torna al centro del dibattito sul turismo marittimo grazie all’incontro “Il futuro di Chioggia nel turismo dal mare”, promosso dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale e dal Comune di Chioggia, con la collaborazione di Risposte Turismo, nell’ambito del progetto europeo ADRIJOROUTES.
Un appuntamento importante, che ha visto riuniti rappresentanti istituzionali, operatori del settore e stakeholder per riflettere sulle potenzialità di crescita della città nel panorama crocieristico nazionale e internazionale. Ma, tra crociere oceaniche e fluviali, a emergere con forza è stato anche un altro tema: il diporto e la nautica da diporto come nuova frontiera per lo sviluppo portuale e turistico di Chioggia.
Il Sindaco: “Chioggia deve poter valutare l’utilizzo del porto anche per il diporto”
Il Sindaco Mauro Armelao, intervenendo nel corso della mattinata, ha lanciato un chiaro messaggio: la città non può più attendere passivamente l’andamento del traffico crocieristico. “O tornano le navi di media stazza a cui eravamo abituati – ha dichiarato – o valuteremo di sviluppare il diporto in quelle aree. Non possiamo restare fermi. Stiamo anche considerando l’utilizzo del porto di Isola Saloni per esigenze della città, come i parcheggi. Non accetto che per criticare alcune criticità si denigri Chioggia. Serve uno sguardo lungo, strategico”.
Una posizione netta, che apre la porta a scenari inediti per lo sviluppo del porto clodiense in chiave diportistica, soprattutto alla luce della crescente domanda del mercato per ormeggi di qualità e strutture in grado di accogliere grandi yacht e imbarcazioni sopra i 50 metri.
Perocchio (Assomarinas): “Spazi dismessi da riqualificare per il turismo nautico”
A rafforzare questa visione è stato Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas, intervenuto durante la seconda tavola rotonda dedicata a small cruising, crociere fluviali e grandi yacht. Perocchio ha sottolineato la necessità di potenziare l’offerta nautica a Chioggia, sfruttando anche le potenzialità di aree attualmente sottoutilizzate:“Esistono diverse realtà dove il porto turistico si è già espanso nei moli adiacenti per accogliere i super yacht over 50 metri. Ora è fondamentale recuperare gli spazi portuali dismessi e affidarli a privati per trasformarli in infrastrutture moderne dedicate allo yachting. Serve una sinergia tra nuovi spazi e operatori già affermati nella gestione nautica. La laguna sta diventando sempre più centrale per il turismo nautico internazionale”.
Un passaggio cruciale, che ben si inserisce nella visione espressa dal Sindaco e che potrebbe rappresentare una concreta opportunità di rilancio per l’economia del mare a Chioggia, soprattutto in una fase in cui il mercato del diporto di alta gamma mostra segnali di crescita costanti.
Il contesto: crescita delle crociere, ma con incognite
Nonostante i buoni risultati registrati nel 2024 – quasi 50.000 passeggeri movimentati e quasi 100 accosti nave – il tema della continuità e sostenibilità del traffico crocieristico rimane aperto. Il Presidente dell’AdSP, Fulvio Lino Di Blasio, ha ricordato che: “Chioggia è diventata una destinazione riconoscibile, grazie al lavoro condiviso con Comune e Capitaneria. Ma ora serve consolidare, migliorando servizi e offerta. Il posizionamento non è acquisito: va difeso con investimenti e visione”.
Chioggia e il futuro del turismo nautico
L’incontro ha quindi offerto non solo uno spaccato sul presente del traffico passeggeri, ma ha soprattutto aperto una riflessione più ampia sulla diversificazione dell’offerta portuale. In questo contesto, il diporto – già forte a Chioggia grazie alla presenza di strutture ben radicate ed avviate nel settore – potrebbe rappresentare una direttrice strategica per il futuro.
Un’opportunità che, se colta, permetterebbe a Chioggia di consolidare il proprio ruolo nella nautica da diporto dell’alto Adriatico.