Darsena Le Saline di Chioggia confermata per il 31° anno
Il prestigioso riconoscimento internazionale della Bandiera Blu torna a premiare l’Italia, che nel 2025 potrà contare su 246 Comuni rivieraschi e 84 approdi turistici insigniti del vessillo della sostenibilità ambientale e della qualità dei servizi. Tra questi, spicca l’eccellenza del Veneto, che conferma nove località balneari e otto porti turistici, consolidando il proprio ruolo di riferimento per la nautica italiana.
La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) a Roma, alla presenza dei sindaci delle località premiate e del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci. È stato un momento solenne, durante il quale è stato sottolineato come la Bandiera Blu rappresenti oggi uno strumento fondamentale per guidare il territorio verso modelli di sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla tutela dell’ecosistema marino e all’accoglienza diportistica.
Il Veneto della nautica si tinge di blu
Per quanto riguarda gli approdi turistici, il Veneto brilla con otto realtà premiate. Tra queste, la Darsena Le Saline di Chioggia si conferma punto di riferimento assoluto, ottenendo la Bandiera Blu per il 31º anno consecutivo. Un traguardo che testimonia l’impegno costante nella tutela dell’ambiente, nella gestione responsabile delle risorse e nella qualità dell’offerta rivolta ai diportisti. La darsena clodiense si distingue per l’eccellenza delle acque interne, la gestione integrata dei rifiuti, i servizi ecosostenibili e l’attività di educazione ambientale, elementi che la rendono un modello replicabile nel panorama nazionale.
Insieme a Chioggia, vengono premiati anche Marina di Albarella (Rosolina), la Darsena dell’Orologio (Caorle), Marina del Cavallino (Cavallino Treporti), il Porto turistico di Jesolo, la Venezia Certosa Marina e il Marina Resort Portobaseleghe (San Michele al Tagliamento). Otto porti che, oltre a soddisfare rigorosi standard ambientali e gestionali, offrono ai diportisti un’accoglienza di alto livello, con strutture moderne e integrate nel contesto paesaggistico lagunare e costiero.
Un riconoscimento costruito sulla sostenibilità
Il riconoscimento della Bandiera Blu viene assegnato dalla Foundation for Environmental Education (FEE), in collaborazione con numerosi enti istituzionali italiani tra cui il Ministero dell’Ambiente, quello del Turismo, l’Istituto Superiore di Sanità, le ARPA e diverse università. I 32 criteri di valutazione vengono aggiornati periodicamente e spaziano dalla qualità delle acque alla gestione dei reflui, dalla mobilità sostenibile alla presenza di certificazioni ambientali, fino alla valorizzazione delle aree naturalistiche e all’educazione ambientale rivolta a cittadini, turisti e operatori.
Grande novità del 2025 è stata l’introduzione obbligatoria del Piano di Azione per la Sostenibilità (Action Plan), un documento strategico che ogni Comune e approdo ha dovuto presentare con azioni concrete da realizzare nel triennio 2025–2027. Gli obiettivi fissati spaziano dalla mobilità sostenibile alla vita sott’acqua, dalla lotta al cambiamento climatico alla gestione integrata del territorio, in linea con gli indirizzi dell’Agenda 2030 dell’ONU.
La portualità turistica tra qualità e visione futura
L’assegnazione della Bandiera Blu agli 84 approdi turistici italiani – di cui ben otto in Veneto – dimostra come la portualità legata alla nautica da diporto stia vivendo una fase di maturità, capace di coniugare innovazione, accoglienza e tutela ambientale. Per i diportisti, scegliere un porto Bandiera Blu significa attraccare in una struttura che garantisce non solo sicurezza e servizi di qualità, ma anche un profondo rispetto per il mare e per il paesaggio.
Per il Veneto, si tratta di una riconferma della propria leadership anche in ambito nautico, in un contesto competitivo che vede la regione confrontarsi con realtà consolidate come Liguria, Puglia, Campania e Toscana. Una leadership che si costruisce giorno dopo giorno grazie al lavoro delle amministrazioni, dei gestori portuali e delle comunità locali, sempre più consapevoli del valore strategico dell’ambiente marino e della sua corretta gestione.