Fusina: Sequestrati dalla Guardia Costiera di Venezia 100.000 metri quadrati adibiti a discarica

 A seguito di puntuali indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Venezia, nella mattinata del giorno 2 marzo scorso, personale del Nucleo Operativo di polizia ambientale (N.O.P.A.) della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Venezia, ha posto sotto sequestro preventivo due distinte aree per complessivi 100.000 metri quadri in adiacenza al Terminal Portuale di Fusina su cui erano state depositati complessivamente 70.000 mc di materiale di escavo unitamente a materiale proveniente da demolizione, rifiuti speciali, idrocarburi esausti ed automezzi in stato di abbandono. 

Il decreto di sequestro preventivo giunge dopo un’indagine per i reati di realizzazione e gestione di una discarica non autorizzata di rifiuti (art 256 co 2 Dlgs 152/2006) condotta dalla Guardia Costiera di Venezia e dall’ARPAV durante l’estate scorsa, nell’ambito del costante monitoraggio ambientale delle aree portuali e delle zone ricadenti nel Sito di Importanza Nazionale (SIN) di Marghera disposta dal Ministero della transizione ecologica.

In particolare le indagini, sono state svolte anche mediante l’utilizzo di fotografie satellitari liberamente accessibili tramite il web, hanno evidenziato che l’attività di deposito si sarebbe sviluppata dopo il 2017, in concomitanza con alcuni interventi di escavo effettuati nella zona e sono proseguite fino all’attualità creando i presupposti dell’odierno provvedimento cautelare.

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