Barcolana: Pendragon di Lorenzo Bodini e Giorgio Pitter sale sul podio, il commento del team

Bora di media intensità sul Golfo di Trieste per l’edizione numero 48 della Barcolana. Proprio l’incertezza sull’intensità del vento ha spinto l’organizzazione a spostare la partenza di un’ora rispetto al previsto, alle 11,30.  Le oltre 1700 barche sono partite al lasco sotto le raffiche di Bora fino a 23 nodi, con il Maxi 72 Alfa Romeo velocissimo nell’issare il gennaker e allungare, seguito da Maxi Jena.  Pendragon è partito perfettamente posizionato rispetto alla prima boa e ad Alfa Romeo, pur in totale sicurezza nei confronti delle barche più piccole. Sfortunatamente il sistema che controlla l’apertura dell’enorme gennaker si è inceppato, facendo perdere tempo prezioso all’avvio. “Abbiamo avuto un unico problema in una regata altrimenti perfetta – ha commentato il tattico Duccio Colombi, ma siamo ugualmente soddisfatti sia di come abbiamo navigato che del risultato finale”.

Alla prima boa era in testa Maxi Jena seguita da Alfa Romeo, quinto Pendragon che ha operato un grande recupero nel lato di bolina verso il castello di Miramare, lo stesso lato in cui Alfa Romeo ha costruito la sua vittoria ripassando Maxi Jena.
La terza posizione di Pendragon al passaggio di Miramare è stata agevolmente mantenuta fino all’arrivo davanti a Piazza Unità, riconfermando così il terzo posto della scorsa edizione. Come di consueto, il momento più emozionante è stato il giro d’onore nel bacino San Giusto subito dopo l’arrivo, con migliaia di persone assiepate sulle rive ad applaudire.

Così come nel 2015 ha vinto il Maxi 72 Robertissima, quest’anno è stato il turno di un’altra barca della stessa classe, un chiaro indicatore circa la nuova tendenza, con buona probabilità il prossimo anno vedremo sulla linea di partenza altri racer Maxi 72.

Il 70’ piedi oceanico Pendragon sarà a Venezia il prossimo fine settimana per proseguire il suo programma con la Venice Hospitality Challenge e la Veleziana.

La parola ai protagonisti a bordo. Lorenzo Bodini, skipper: “La Barcolana è sempre un grande spettacolo, l’orizzonte pieno di vele è splendido, ha vinto come sempre la città di Trieste e tutti i partecipanti, ognuno protagonista di quest’evento unico al mondo. Noi siamo contenti, in partenza eravamo perfetti ma un piccolo problema al sistema di apertura del gennaker ci ha impedito di restare a ridosso del secondo e magari giocarcela nella bolina. Onore ai vincitori, bravissimi, senza sbavature, hanno sfruttato al meglio le doti della loro F1” 

Giorgio Pitter, Team principal: “Desidero esprime tutta la mia gioia per questa splendida giornata di spettacolo, grazie a condizioni meteo ideali. Siamo soddisfatti per il buon risultato, maturato da una rimonta avvincente dopo una partenza condizionata da un problema che ha ritardato l’apertura del gennaker. Come ha detto uno degli sponsor presenti a bordo, è più difficile riconfermare un buon risultato che ottenerlo, esprimendo così il grande entusiasmo riscontrato da tutti i nostri sponsor che ringrazio per il supporto. L’appuntamento è ora a Venezia”

Marco Bodini, trimmer: “Mi sono dedicato alle vele di prua, è stato un piacere e un onore navigare assieme a mio fratello su Pendragon, sono abituato a barche più piccole mentre lui ha l’esperienza sulle manovre più complesse tipiche di un maxi. Per noi triestini la Barcolana è un evento speciale, sono felice del nostro terzo posto e al contempo applaudo la vittoria dell’altra coppia di fratelli, i Benussi, che si sono dimostrati all’altezza della situazione, bravissimi!”

Andrea Caracci, navigatore: “Su una regata a vertici fissi come la Barcolana è molto importante portare la barca “sui numeri giusti” che io fornisco al timoniere e al tattico, il quale lavora soprattutto come stratega per trovare le aree di maggior pressione senza uscire dalla rotta indicata, perché le boe sono lontane non si vedono.
Prepartenza e partenza sono state impeccabili, siamo partiti in sicurezza, con la massima velocità e con l’angolo giusto, abbiamo poi avuto un problema tecnico che ci ha costretti a recuperare, ma siamo ugualmente molto soddisfatti!”

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