Pace fatta tra fisco e nautica. Presto arriveranno i rimborsi

Pace fatta, almeno apparentemente tra il fisco e la nautica. In un incontro organizzato da Ucina, la confindustria nautica, il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera ha infatti illustrato la nuova rotta del fisco, promettendo di cominciare a guardare il settore non solo ma come bacino di prelievo, ma bensì come elemento di sviluppo.

Ricordando la tassa che grava sui proprietari di barche, lo stesso becera la ha definita un brutto pasticcio fatto di fughe in avanti e precipitose marce indietro che ha creato grande confusione e, se possibile, alimentato ulteriore sfiducia verso l’Italia nautica anche da parte dei ricchi armatori stranieri. Ora però è tempo di fare chiarezza: la tassa di stazionamento (da tutti considerata odiosa e inutile) è stata rimpiazzata senza troppe gentilezze da quella di possesso ed è già stata cancellata per le barche fino ai 14 metri, riducendola ulteriormente tra i 14 e i 25. Nasce quindi il problema rimborso verso tutti coloro che avevano già pagato la tassa 2013 (la scadenza era fissata a maggio). Anche qui Befera ha rasserenato tutti annunciando che è in corso di definizione l’istanza di rimborso: chi ha pagato in base al vecchio provvedimento potrà ottenere indietro i soldi versati prima del “ripensamento” del Governo.

Il riordino però non si ferma qui: lo steso direttore ha anche fatto chiarezza sul nuovo redditometro, che non andrà più a penalizzare la nautica: il vecchio redditometro, ha spiegato, individuava i beni come indice di ricchezza. Oggi si guarda alla coerenza tra spese e reddito dichiarato. «In questo senso la barca equivale al camper, o alla casa». «Il redditometro – ha detto Befera – non è uno strumento di controllo, ma un deterrrente, l’incrocio delle banche dati serve a indurre chi spendeva in nero a essere più leale con il Fisco». Buone notizie infine anche per gli armatori che mettono a noleggio la propria imbarcazione per non più di 42 giorni l’anno. Ora infatti possono decidere di ricorrere alla cedolare secca del 20%, così come avviene per gli immobili. L’Agenzia delle Entrate e Ucina hanno realizzato una guida in cui sono raccolte tutte le normative fiscali relative alla nautica. Può essere scaricata dai due siti.

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