Successo internazionale per la sesta edizione: 300 imbarcazioni, 270 espositori e una visione sempre più orientata all’innovazione e alla sostenibilità. Prossimo appuntamento dal 27 al 31 maggio 2026.
Si è chiusa oggi all’Arsenale la sesta edizione del Salone Nautico di Venezia, confermando ancora una volta la centralità dell’evento nel panorama della nautica internazionale. Con oltre 30.000 visitatori provenienti da tutto il mondo, 300 imbarcazioni esposte e 270 espositori, l’edizione 2025 ha consolidato il ruolo di Venezia come crocevia strategico tra Occidente e Oriente nel settore della nautica da diporto.
Organizzato da Vela Spa per conto del Comune di Venezia e in collaborazione con la Marina Militare Italiana, il Salone ha offerto cinque giorni intensi di esposizioni, test in acqua, convegni e incontri business-to-business, confermandosi come un laboratorio vivente di innovazione, design e sostenibilità. Temi questi che, come ha sottolineato più volte il sindaco Luigi Brugnaro, rappresentano il cuore pulsante non solo del Salone ma della stessa Venezia.
“Il Salone Nautico di Venezia è una piattaforma di confronto, sviluppo e relazioni internazionali. In un momento segnato da incertezze globali, qui i cantieri hanno registrato un importante aumento delle vendite. È un segnale chiaro: il mercato sta ripartendo”, ha dichiarato Brugnaro. “La nostra rotta guarda all’Est, verso Istanbul e Odessa. Venezia può essere il baricentro della nautica nell’Adriatico e nel Mediterraneo Orientale.”
Protagonisti e novità
In questa edizione non sono mancate le anteprime mondiali, tra cui il Pershing GTX 70, il Ferretti Yacht 940, il nuovo Pardo 75, e per la vela il GS52P. Ammiraglia della vela è stato il sontuoso Sunreef 80, mentre nel settore motore ha stupito la Almax, nave di 50 metri firmata Sanlorenzo, autentico simbolo del Made in Italy d’eccellenza.
Accanto ai grandi marchi – tra cui Azimut, Sanlorenzo, Ferretti, Beneteau, Jeanneau, Bavaria, Solaris, Lagoon, Pogo, Grand Soleil – spazio anche alle imbarcazioni più accessibili e innovative, come il First 30 progettato da Sam Manuard e Lorenzo Argento, pensato per equipaggi giovani e competitivi.
Grande attenzione è stata dedicata alla propulsione sostenibile, con modelli elettrici, ibridi e a idrogeno. Tra questi, il Frauscher 850 Fantom Air in collaborazione con Porsche, lo svedese X-Shore, e DhammaBlue, barca a idrogeno priva di emissioni da idrocarburi.
Un hub di innovazione e confronto
Il Salone ha offerto un ricco palinsesto di convegni, workshop e regate, con circa 50 appuntamenti che hanno coinvolto istituzioni, imprese e università. Tra gli eventi più significativi, la E-Regata di Assonautica, la premiazione del 72° Raid Pavia-Venezia e il lancio del MUVE Yacht Projects 2025, una sfida universitaria sulla nautica sostenibile.
Inoltre, l’Arsenale ha ospitato atleti e testimonial del mondo della vela: da Giancarlo Pedote a Dan Lenard, passando per il collegamento con Luca Rosetti. Presenti anche lo Yacht Club Venezia, la Compagnia della Vela e il via ufficiale del Nastro Rosa Tour, giro d’Italia a vela con equipaggi misti.
“Il Salone non è solo una vetrina, ma un ecosistema di business, relazioni e crescita culturale”, ha affermato Fabrizio D’Oria, direttore operativo di Vela Spa. “Quest’anno abbiamo avuto una crescita qualitativa evidente: espositori top-level, pubblico competente e grande coinvolgimento nei test in acqua.”
Numeri e prospettive
Dietro le quinte, un’organizzazione impeccabile: quasi 2000 persone impegnate ogni giorno tra staff, sicurezza, logistica, accoglienza e servizi. Sui canali social ufficiali, oltre 3 milioni di visualizzazioni, a conferma della portata mediatica dell’evento.
Fondamentale il supporto dell’Agenzia ICE, che ha facilitato la presenza di buyer internazionali contribuendo al successo commerciale del Salone.
“La nostra capacità di attrarre investimenti e progetti innovativi è in crescita. Questo Salone ha consolidato Venezia come capitale mediterranea della nautica”, ha dichiarato Alberto Bozzo, direttore commerciale del Salone.
Appuntamento al 2026
L’appuntamento con la settima edizione è già fissato: dal 27 al 31 maggio 2026, sempre all’Arsenale, con l’ambizione di un evento ancora più internazionale, accessibile e all’avanguardia. La manifestazione è già finanziata per le prossime due edizioni, garanzia di continuità e sviluppo.