Venezia, siglata la pre-intesa per la riorganizzazione dell’Arsenale Nord: nuova vita per il Bacino Grande 

L’Arsenale Nord guarda al futuro con una nuova prospettiva. È stata firmata oggi la pre-intesa per la riorganizzazione e valorizzazione funzionale del compendio dell’Arsenale Nord, con particolare attenzione al Bacino Grande, alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, del presidente dell’Autorità per la Laguna di Venezia Roberto Rossetto, del commissario del Consorzio Venezia Nuova Massimo Miani e del provveditore alle Opere Pubbliche del Triveneto Tommaso Colabufo.

L’accordo segna l’inizio di una nuova fase: obiettivo comune è restituire centralità all’Arsenale Nord, ottimizzando l’uso degli spazi e distinguendo chiaramente le aree destinate alla gestione e manutenzione del sistema MOSE da quelle che torneranno nella piena disponibilità del Comune. Un progetto che punta a razionalizzare le funzioni, riqualificare le strutture esistenti e favorire la nascita di nuove attività a beneficio della città, in particolare nei settori della nautica, della cultura e del coinvolgimento giovanile.

Nel 2012, il Comune di Venezia, divenuto proprietario dell’Arsenale – ad eccezione delle aree in uso al Ministero della Difesa – aveva concesso gratuitamente alcune porzioni dell’area nord per la realizzazione dei servizi operativi legati al MOSE. Ma oggi, alla luce delle trasformazioni intervenute nella gestione e manutenzione del sistema di protezione lagunare, si apre a una nuova organizzazione degli spazi.

Tra i punti cardine dell’intesa, il recupero delle porzioni dismesse e la valorizzazione del Bacino Grande, destinato a nuove funzioni che potranno includere la cantieristica nautica, iniziative culturali, attività economiche e sociali. Il rilancio dell’Arsenale Nord si inserisce così in un percorso più ampio di rigenerazione dell’intero compendio, come ha sottolineato il sindaco Brugnaro: «Trasformare le aree pubbliche in spazi vivi, produttivi e a servizio della collettività è il nostro obiettivo. Questa pre-intesa rafforza quanto stiamo già realizzando con il Salone Nautico e gli investimenti statali. Restituiamo alla città un patrimonio prezioso, pronto ad accogliere nuove sfide e opportunità».

La pre-intesa prevede anche la creazione di un tavolo operativo congiunto per definire, in tempi brevi, le modalità di perfezionamento dell’accordo e i relativi passaggi amministrativi. Le parti firmatarie si impegnano a promuovere progettualità condivise e a intercettare fondi europei, statali e regionali per sostenere gli interventi futuri.

Soddisfatto il presidente dell’Autorità per la Laguna di Venezia Roberto Rossetto, che ha evidenziato come la restituzione al Comune del Bacino Grande, precedentemente destinato alla manutenzione del MOSE, rappresenti un segnale concreto verso una gestione più integrata e coordinata: «L’Autorità continuerà a svolgere il ruolo di cabina di regia, mantenendo la sala operativa del MOSE come cuore pulsante del sistema, ma liberando spazi per il rilancio urbano».

Sulla stessa linea il commissario del CVN Massimo Miani, che ha parlato di «intesa equilibrata» tra esigenze tecniche e vocazione urbana dell’Arsenale. «Operare in modo più efficiente nel MOSE e, allo stesso tempo, restituire porzioni di città alla collettività è un’opportunità che non potevamo perdere. Ora tradurremo tutto in azioni concrete».

Infine, il provveditore Tommaso Colabufo ha ricordato il grande impegno dello Stato per il recupero dell’Arsenale, con investimenti pubblici superiori ai 350 milioni di euro. «Oggi si compie un’altra svolta epocale. Questo accordo è il passo concreto verso un Arsenale finalmente valorizzato, aperto e integrato nella vita cittadina, dove memoria, ambiente e sviluppo sostenibile trovano piena sintesi».

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