Varata al Salone Nautico Venezia la priama imbarcazione Arpav per il monitoraggio ambientale

Un passo storico per la tutela del patrimonio idrico del Veneto. Presenti alla cerimonia il Presidente della Regione Luca Zaia e numerose autorità.

Si è conclusa oggi, nell’elegante cornice del Salone Nautico di Venezia, la cerimonia di varo dell’imbarcazione Alba, nuovo mezzo operativo dell’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (Arpav). Alla presenza del Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, e di numerose autorità istituzionali e tecniche, l’evento ha sancito un passaggio epocale per il monitoraggio ambientale delle acque regionali.

Alba, insieme alla gemella Aurora – già operativa sul Lago di Garda – rappresenta un importante traguardo per l’autonomia operativa di Arpav, che fino ad oggi si è affidata ai mezzi messi a disposizione dalla Guardia Costiera. Ora, per la prima volta, l’Agenzia potrà contare su imbarcazioni proprie, specificamente progettate per l’analisi e il controllo delle risorse idriche del territorio veneto.

Realizzate grazie a un finanziamento complessivo di quasi un milione di euro proveniente dal PNRR – PNC, Alba e Aurora sono veri e propri laboratori galleggianti, dotati delle più moderne tecnologie scientifiche: sonar, lidar, e persino un ROV (Remotely Operated Vehicle), un drone subacqueo che consente indagini dettagliate anche nelle profondità marine.

«Questo è un investimento strategico per l’ambiente e per la salute pubblica – ha dichiarato il Presidente Luca Zaia –. Alba non è solo una barca, ma un simbolo del nostro impegno per il monitoraggio e la tutela delle acque venete, un patrimonio naturale che merita la massima attenzione.»

L’impegno di Arpav nel monitoraggio delle acque è da tempo consolidato. Ogni anno l’Agenzia effettua oltre 1.000 campionamenti su 174 acque di balneazione, distribuite su 8 corpi idrici e lungo 149 chilometri di costa. I biologi marini operano inoltre su 80 stazioni marino-costiere e 110 stazioni in mare aperto, fino a 12 miglia nautiche, per monitorare lo stato ecologico e chimico secondo le normative europee.

Oltre al controllo della qualità delle acque, Arpav è in prima linea anche nei monitoraggi speciali: dalla presenza di microplastiche al censimento dei rifiuti spiaggiati, dal controllo della mucillagine alla sorveglianza delle specie aliene invasive, come il recente caso del granchio blu. Anche i cetacei, come i delfini, rientrano tra le specie oggetto di monitoraggio.

Con Alba e Aurora, l’Agenzia potrà effettuare controlli ancora più capillari e tempestivi, incrementando la qualità e la precisione dei dati raccolti. Un passo importante, che rafforza il ruolo di Arpav come presidio fondamentale nella difesa dell’ambiente e della salute collettiva.

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