Cosa succede tra il Defender e gli sfidanti? Emirates Team New Zealand risponde duramente a Athena Racing e American Magic

America’s Cup, la tensione sale: pubblicato il protocollo in segno di trasparenza

In un comunicato ufficiale diffuso oggi, Emirates Team New Zealand, Defender in carica dell’America’s Cup, ha risposto con fermezza alle recenti accuse mosse da Athena Racing (Challenger of Record) e da American Magic, pubblicando il più recente draft del Protocollo della 38ª edizione della Coppa America per «dimostrare totale trasparenza».

Collaborazione inedita per il Protocollo

Negli ultimi mesi, il Defender, in stretta collaborazione con il Challenger of Record e gli altri team, ha lavorato allo sviluppo di un nuovo Protocollo volto a rendere l’America’s Cup più solida e collaborativa. Emirates Team New Zealand sottolinea come molte delle proposte avanzate dagli sfidanti siano state incorporate nella bozza, motivo per cui la stesura definitiva ha richiesto più tempo del previsto.

La versione più recente del Protocollo, fa sapere il team neozelandese, è stata inviata ad Athena Racing ben dieci giorni prima dell’annuncio ufficiale di Napoli come città ospitante dell’evento. Tuttavia, il Defender non ha ricevuto alcun riscontro formale, se non un generico apprezzamento da parte dei team.

La questione della sede: Napoli 2027 e accordi riservati

Altro nodo della discordia è l’accordo con la città ospitante. Emirates Team New Zealand chiarisce che è responsabilità del Defender, in base a quanto stabilito con il Challenger of Record, garantire la definizione della sede entro il 19 giugno 2025. Napoli, con l’annuncio anticipato, fornisce secondo il team “una base solida e chiara” per tutti gli sfidanti.

In merito all’Host Venue Agreement (HVA), firmato la scorsa settimana, il team neozelandese afferma di aver garantito piena accessibilità a tutti i team, previa firma di un accordo di riservatezza (NDA), prassi comune in presenza di clausole commerciali sensibili. Nonostante ciò, Emirates Team New Zealand fa sapere di non aver ancora ricevuto da Athena Racing il documento firmato, nonostante il ruolo ufficiale di Challenger of Record.

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