Deep Blue vince la Barcolana 54

È una incredibile giornata di vela a Trieste, con la Bora che dal primo mattino inizia a soffiare prima debolmente e poi sempre più forte fino a raggiungere, sotto raffica, i 28 nodi. 1614 le barche al via, in una Barcolana eccezionale

La partenza è a dir poco adrenalinica: i big della regata sono vicini tra loro, ma ognuno ha la propria, chiara idea, del punto da dove partire, perché con Bora il tratto migliore è la parte della linea più vicina a Barcola. Arca parte infatti tra centro linea e Barcola, issa subito una vela di prua capace di orzare a ogni raffica e punta a uscire velocemente dal gruppo. Deep Blue, sottovento, arma invece un gennaker per una andatura più larga, e mostra immediatamente il perfetto assetto che manterrà per tutta la regata. Portopiccolo Prosecco DOC, con Mitja Kosmina al timone, parte sotto Barcola resistendo alle raffiche più forti. Immediatamente dietro, emergono Maxi JenaEwol Way of Life che complice una issata non pulita di gennaker sarà costretto all’inseguimento, e Woodpecker Cube Generali THSN. Momenti di gloria per alcuni scafi delle categorie più piccole, che in planata resistono alle raffiche in una Barcolana che resterà da ricordare.

Pochi minuti dopo la partenza, proprio mentre si trova a una incollatura da Deep Blue che guida la regata, Arca rompe l’attacco della vela di prua che la stava spingendo al sorpasso. Seguono momenti molto concitati, nei quali il team di Furio Benussi riesce a gestire la situazione, decidendo però di lasciare la vela in acqua per tornare in assetto, mentre Deep Blue con chirurgica precisione prosegue la sua rotta verso la prima boa. La vela di Arca sarà recuperata da un mezzo d’appoggio, e il fatto originerà una protesta da parte di Way Of Life che verrà discussa probabilmente domani dalla giuria internazionale: “Come velisti e professionisti dello sport – scriverà in una nota nel corso del pomeriggio il team di Way of Life – è evidente che il regolamento ISAF è stato infranto” riferendosi all’episodio della vela non recuperata direttamente dal team ma lasciata al mezzo d’appoggio.

La regata rimane comunque aperta: Arca – che passa per seconda la prima boa con 140 metri di svantaggio da Deep Blue, seguito da Portopiccolo Prosecco Doc e Maxi Jena,  tenta in tutti i modi di recuperare, ma il duello a distanza ravvicinata – quasi un match race in una regata di flotta da 1600 barche – vede sempre Wendy Schmidt nella migliore posizione, capace di rispondere a tono a Furio Benussi che sfruttando ogni raffica prova a orzare e poggiare per trovare una via d’uscita. Il vento, nel lato tra Miramare e Trieste, aumenta ancora: le raffiche arrivano a 28 nodi, Benussi deve dare una mano di terzaroli alla randa per gestirle al meglio, Deep Blue prosegue decisa su ogni raffica. L’arrivo del team americano armato da una donna resterà nella storia della Barcolana, con Trieste che festeggia in grande abbraccio alla prima donna leader di un team al primo posto.

Epica la regata per molti equipaggi, che in questa edizione hanno compiuto delle vere e proprie imprese combattendo con una bora gagliarda: sul sito della Barcolana, tutte le classifiche provvisorie assolute e per categoria. Come da tradizione, Barcolana ha premiato direttamente in mare, dalle mani del Presidente Mitja Gialuz e del Direttore Sportivo Dean Bassi, l’ultimo arrivato: si tratta del sesta classe Microbo di Livio Grassi dello Yacht Club Monfalcone.

Le condizioni meteo e il vento molto rafficato hanno messo alla prova le attrezzature di molte imbarcazioni tra le quali quelle della Passera Barcolana 50 – costruita dalla Società Velica di Barcola e Grignano in occasione del cinquantesimo anniversario della regata – che si è rovesciata ed è stata trainata a terra. L’equipaggio è stato immediatamente recuperato grazie all’intervento del sistema di sicurezza coordinato dalla Capitaneria di Porto.   

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