Round Italy: Vittoria IRC ad Argo

La RoundItaly chiude la sua prima edizione con un tempo di riferimento di 6gg 18h 03m 57s – segnato dal primo arrivato, il maxi Pendragon – e le emozioni dei partecipanti, tutti stanchi e soddisfatti sulla linea d’arrivo davanti alla sede della Società Velica Barcola e Grignano. Questa nuova regata ha evidenziato quanto il nostro mare richieda grandi doti nella navigazione, un’ottima preparazione della barca e dell’equipaggio, soprattutto in un periodo con il meteo così instabile. 

Ma riavvolgiamo il nastro: dopo la partenza di giovedì 16 settembre, i cinque scafi sono incappati in una sventolata da Sud che ha messo subito in chiaro il fatto che non sarebbe stata una crociera di piacere. Mentre il Maxi di Carlo Alberini si è velocemente allungato sul resto della flotta, il gruppo dei Class40 e il First 44 Argo hanno percorso le prime 500 miglia verso lo Stretto di Messina in una danza che a momenti li vedeva separati  e poi vicinissimi. Al primo gate di Messina, infatti, dopo una lenta discesa del Tirreno Meridionale, i tre Class40 hanno passato il controllo a pochi minuti – se non secondi, come i primi due – l’uno dall’altro. Il First 44 Argo in questa fase ha perso miglia importanti, rallentato da venti leggeri e le correnti contrarie dello stretto. E mentre Pendragon ha iniziato a macinare miglia a medie impressionanti, grazie ai venti sostenuti del Mar Ionio, la flotta degli inseguitori si è separata nella seconda tratta del percorso, quella che collega Messina al secondo gate della regata, il capo di Santa Maria di Leuca. Qui il Class40 Ediliziacrobatica ha dovuto fermarsi per circa un’ora per un rifornimento d’acqua, perdendo irrimediabilmente miglia e tempo prezioso nei confronti dei suoi diretti avversari che, lasciata la Puglia, hanno messo la prua sulle coste dell’Albania per iniziare la risalita dell’Adriatico. Proprio l’Adriatico si è rivelato poi un campo molto difficile, con una burrasca che ha investito la flotta per circa 30 ore e ha costretto i concorrenti a navigare di bolina praticamente fino alle coste dell’Istria. E mentre Pendragon ha conquistato velocissimo alla linea d’arrivo (il 23 settembre alle 11 del mattino), gli altri hanno navigato lungo la parte est del Mar Adriatico per fare il loro arrivo tra le 7 del 24 e le 8 del mattino successivo. Primo tra i Class40, Karnak di Stefano Raspadori con Alberto Bona e Andrea Caracci. Dietro di loro Kika Green Challenge di Cristiano Verardo con Cecilia Zorzi e Pietro Luciani e, terzo arrivato, Ediliziacrobatica di Ernesto Moresino con Francesco Farci e Lorenzo Meroni. Infine, dopo 9gg 10h 41m 56s, alle 3:41 di domenica notte, il First 44.7 Argo di Luciano Manfredi ha tagliato la linea d’arrivo a Barcola dopo una lunga navigazione che lo ha portato a Trieste. Con un’età complessiva di 213 anni in quattro e varie vicissitudini – tra cui il guasto dell’elettronica di bordo – i marinai di Argo hanno compiuto l’impresa di arrivare davanti al Maxi Pendragon in tempo compensato e aggiudicarsi così la vittoria in IRC.

Sono stati tenaci e ci hanno regalato grandi emozioni, per questo voglio complimentarmi con tutti i navigatori che hanno partecipato alla Rounditaly – ha dichiarato il presidente dalla Società Velica di Barcola e Grignano Mitja Gialuz – e voglio ringraziarli per aver scritto questa bella pagina di storia della vela. Dalle immagini e dai racconti traspare lo spirito con cui è nata questa regata, che unisce Genova e Trieste, YCI e SVBG, Salone Nautico e Barcolana. Abbiamo assistito a una competizione molto impegnativa sul piano tecnico e assai spettacolare: sono dunque convinto che questa manifestazione potrà diventare una classica della vela d’altura del Mediterraneo. Un ringraziamento va agli amici dello Yacht Club Italiano, a Fincantieri, a Promoturismo FVG, a Confindustria Nautica, alla Federazione Italiana Vela e al Comando Generale della Guardia Costiera per il lavoro straordinario fatto nelle ultime settimane. Spinti dall’entusiasmo dei partecipanti, dai prossimi giorni saremo al lavoro per la seconda edizione”.

Aver unito Genova e Trieste è stato un grande successo per noi organizzatori – così il Presidente dello Yacht Club Italiano Gerolamo Bianchi – e sono convinto che abbiamo tracciato una rotta importante per il futuro della vela offshore in Mediterraneo. Cinque scafi in questa prima edizione hanno scritto il tempo di riferimento, attraversando quattro mari italiani con impegno, fatica ed entusiasmo e noi con loro. Una volata di 1130 miglia lungo la nostra penisola che, ne sono sicuro, hanno assunto un valore nuovo nel calendario della vela internazionale”.

Con oltre 30mila partecipanti provenienti da tutto il mondo, si è conclusa anche la gemella virtuale della RoundItaly, la E-Rounditaly, che ha confermato il grande successo già ottenuto nella sua prima edizione del 2020. Il primo velista virtuale, il francese Tipapacheri BSP MCES, che ha tagliato il traguardo poco dopo il primo class40 reale, vanta un tempo di percorrenza di 8 giorni 03 ore 34 secondi, seguito da due connazionali, Buddha BSP MCES  e Taberly-TPN.

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