Trieste, le istituzioni locali unite nel Barcolana Sea Summit

Lo stato di salute del Mediterraneo, il ruolo della science diplomacy nel sostenere politiche innovative e integrate di tutela del mare, l’economia circolare nella nautica, il futuro delle Città-Porto nella prospettiva della transizione ecologica grazie all’impulso economico del recovery plan, il ruolo chiave di Trieste nelle relazioni internazionali con la Mitteleuropa e con i Paesi dell’InCE anche sul fronte ambientale: sono questi i temi di Barcolana Sea Summit, la prima edizione dell’evento di divulgazione scientifica e approfondimento politico, economico e sociale dedicato alla sostenibilità dei sistemi acquatici, organizzato nell’ambito della regata più grande del mondo dal 6 al 9 ottobre 2021 a Trieste.

Le linee guida della manifestazione sono state presentate questo pomeriggio nella sede dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale dai rappresentanti delle Istituzioni che supportano l’evento, al termine dei lavori preparatori dei mesi scorsi. L’evento, infatti, è il risultato di una forte partnership tra gli enti pubblici che hanno un ruolo fondamentale nella tutela del mare e dello sviluppo della città. Barcolana ha ottenuto infatti la collaborazione e il supporto di Autorità Portuale del Mare Adriatico Orientale, Guardia Costiera, Università di Trieste, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, Iniziativa Centro Europea, Regione FVG, Camera di commercio Venezia Giulia e Comune di Trieste. Ulteriori attori si aggiungeranno nelle prossime settimane, unendosi ai partner del settore privato e alle associazioni ambientaliste o fondazioni che parteciperanno all’evento.

Il Barcolana Sea Summit – ha spiegato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz – è una delle nuove rotte di Barcolana presented by Generali. Vogliamo raccontare il Mediterraneo dando voce a chi lo studia, lo protegge, ci lavora, vi investe. Per farlo, abbiamo ottenuto il supporto delle istituzioni del territorio, del Comando Generale della Guardia Costiera, dell’Iniziativa Centro Europea, dei Ministeri della Transizione Ecologica, della Mobilità sostenibile e della Pesca ed agricoltura, nonché il patrocinio del Parlamento Europeo: insieme vogliamo evidenziare quanto Trieste abbia oggi un ruolo strategico sul mare, come lo sviluppo in chiave green del porto possa portare vantaggio all’intero sistema, quanto la salvaguardia del Mediterraneo abbia bisogno di un approccio integrato tra tutti i Paesi costieri e di quelli non costieri che sono responsabili dei fiumi che sfociano nei mari chiusi. Un lavoro di squadra – ha concluso Gialuz – che vogliamo rappresentare nel suo insieme, ponendo in rilievo l’impegno di tutti e la necessità di uno sviluppo sostenibile, basato anche sull’uguaglianza di genere, un tema che percorrerà tutto il Barcolana Sea Summit, con la valorizzazione del ruolo delle donne di mare nel mondo scientifico, istituzionale e imprenditoriale”.

L’evento si svolgerà al nuovo centro congressi di Trieste situato nel Porto Vecchio. Barcolana ha scelto questo spazio con l’obiettivo di creare valore aggiunto per la città, promuovendo presso i partecipanti e il pubblico internazionale il TCC – Trieste Convention Center e i vantaggi di questa importante infrastruttura.

Le dichiarazioni dei rappresentanti delle Istituzioni del territorio che supportano Barcolana Sea Summit.

Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale

Crediamo tantissimo nello sviluppo della blue economy che sarà parte fondamentale della strategia sostenibile per i porti di domani. Questo approccio prevede investimenti importanti dal punto di vista della ricerca e dell’innovazione. Eventi come questo sono fondamentali per avere un’idea sullo stato dell’arte: saranno trattate una serie di tematiche che diventeranno i pilastri su cui si baserà il futuro dei porti di Trieste e Monfalcone nei prossimi decenni”.

Fabio Scoccimarro, Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile

Con lo spirito e con la consapevolezza che il Friuli Venezia Giulia punta a essere con il progetto Nipoti la regione pilota del “Green Deal europeo”, raggiungendo la neutralità energetica con almeno 5 anni di anticipo rispetto al 2050, ho pensato agli “Stati Generali dell’Ambiente e del Clima dell’Adriatico e del Centro Europa” chiedendo la collaborazione dell’InCE. Questo perché l’Ambiente non conosce confini amministrativi e ritengo che la tutela dell’Ambiente debba essere ormai una priorità per tutti gli stati europei. E con la road map che conduce agli Stati Generali nell’autunno 2022, di cui il Summit in Barcolana sarà il primo importante passo, l’obiettivo è quello di condividere con i nostri vicini di casa le buone pratiche, le idee e la sensibilità verso l’Ambiente. Questo vale ancora di più oggi che è il “Giorno del debito ecologico” (Earth Overshoot Day), ossia il giorno stimato dagli scienziati in cui il Pianeta ha esaurito le risorse naturali disponibili per quest’anno e comincia a sfruttare quelle del 2022“.

Roberto Dipiazza, Sindaco di Trieste

Barcolana Sea Summit permette di ampliare ancora i temi dell’evento Barcolana, avvicinare un pubblico ancora più ampio e mettere in evidenza temi strategici di sviluppo del nostro territorio. Trovo importante che la Società Velica di Barcola e Grignano abbia scelto il Porto Vecchio come sede dell’evento: insieme valorizzeremo ulteriormente il TCC, il Magazzino 26 e questa nuova parte di città”.

Contrammiraglio (CP) Vincenzo Vitale, Direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia e Comandante del Porto di Trieste

“La salute del mare è una delle principali missioni delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera; per proteggere l’ambiente marino e il suo ecosistema è importante sensibilizzare i cittadini e lavorare in sinergia con le Istituzioni nei diversi territori. Barcolana Sea Summit è una occasione di riflessione, di promozione delle buone pratiche e di sviluppo congiunto di nuove attività, che ci vede coinvolti per la nostra titolarità esclusiva della funzione marittima per gli usi civici del mare, in questo specifico settore alle dipendenze dirette anche del Ministero della transizione ecologica”.

Roberto Antonione, Segretario generale dell’InCE

Il Barcolana Sea Summit è una grande occasione per riunire a Trieste, trattando il tema del mare, i ministri dell’ambiente dei Paesi InCE. L’obiettivo che condividiamo con Barcolana e con l’Assessorato regionale all’Ambiente è quello di fare squadra e far partire da Trieste un importante messaggio di necessità di condivisione sui temi ambientali: come dice Barcolana, il mare è di tutti ed è per sempre, e l’acqua non ha confini. Ragionare assieme sui migliori esempi di tutela delle acque applicati nei Paesi InCE, sulle attività di protezione congiunta, tema estremamente caro alla Guardia Costiera con la quale stiamo collaborando, sono alla base del nostro impegno in questo evento, in cui Trieste saprà essere protagonista”. 

Roberto Di Lendarda, Rettore Università di Trieste

Anche in questa occasione l’Università di Trieste dimostra il suo ruolo centrale nell’ambito della ricerca scientifica e nella trasmissione del sapere. L’Ateneo si impegna per consolidare una strategia di forte collaborazione con le istituzioni scientifiche, economiche, politiche e sociali anche in un settore assolutamente strategico come la tutela del mare. L’Ateneo è impegnato da tempo in questo campo anche con la concreta prospettiva di attivare a breve la laurea magistrale in Biologia marina in sinergia, tra gli altri, con OGS”.

Nicola Casagli, presidente dell’Istituto Nazionale di Oceanografica e di Geofisica Sperimentale – OGS

Il mare e il suo ecosistema rappresentano una risorsa fondamentale per la vita sulla Terra e al centro delle attività di OGS ci sono proprio la “ricerca blu” e la diffusione della conoscenza per aumentare la consapevolezza ambientale. Abbiamo, quindi, aderito con entusiasmo al Barcolana Sea Summit, collaborando attivamente per identificare i temi di maggior interesse e con un forte impatto sulla nostra società”.

Maria Cristina Pedicchio, Presidente Marefvg

La Commissione Europea con la Missione Stella di Mare sta avviando un ambizioso progetto per la rigenerazione di mari e oceani. Educazione e coinvolgimento emozionale dei cittadini, digitalizzazione (gemello digitale del Mediterraneo), zero pollution, decarbonizzazione e tutela della biodiversità rappresentano le priorità di questo nuovo blue green deal”.

Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia

La Camera di Commercio Venezia Giulia da molti anni sostiene e opera nell’ambito della Blue Economy con progetti a favore delle imprese. Sviluppo economico e tutela dell’ambiente ci vedono coinvolti in prima linea in progetti internazionali che perseguono finalità di crescita economica e di rispetto dell’ambiente. In particolare a livello regionale attraverso il Gruppo di azione costiera Fvg assieme alla Regione e alle Associazioni di categoria, stiamo lavorando a fianco degli operatori del settore della pesca e dell’acquacoltura nella ricerca e attuazione di interventi volti alla creazione di un sistema sempre più sostenibile, rispettoso dell’ambiente marino e del territorio”.

LE ROTTE DEL BARCOLANA SEA SUMMIT

Pensato come un evento da svolgere in tre edizioni, dal 2021 al 2023, il primo Barcolana Sea Summit – intitolato “Il mare è per sempre” – si compone di rotte da percorrere in quattro giorni di incontri in presenza e online, dedicati al pubblico di Barcolana presented by Generali, a chi più in generale ama il mare e si impegna a tutelarlo, al sistema economico e a quello politico, al mondo della scienza, agli studenti, cui il messaggio arriverà con i linguaggi adeguati alle diverse età grazie alla partnership con la Direzione scolastica regionale, la Riserva Marina di Miramare WWF e con l’Immaginario Scientifico e il Cluster Marittimo Marefvg.

PRIMA ROTTA: IL MEDITERRANEO NEI PROSSIMI DIECI ANNI: COSA DICE LA SCIENZA – L’Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste, affiancato da voci provenienti da numerosi Istituti scientifici italiani e stranieri, ha il compito di guidare il pubblico lungo la prima rotta: come stanno il Mediterraneo e l’Adriatico? Autorevoli scienziati faranno il punto sulla salute dei mari chiusi, l’interconnessione tra mare e clima e sui trend futuri. Dati e approfondimenti permetteranno al pubblico di avere un quadro chiaro e sintetico.

SECONDA ROTTA: SCIENCE DIPLOMACY E IMPEGNO PER L’AMBIENTE – La pandemia di Covid-19 ha messo in evidenza quanto sia centrale il ruolo della scienza a supporto delle decisioni politiche. Così come avvenuto per i temi di salute pubblica, anche il futuro del mare va definito dall’interazione tra scienza e istituzioni. Programmi e iniziative a dimensione europea, come la Missione Stella di Mare, saranno al centro della seconda rotta, che approfondirà anche il tema dell’advocacy, l’impegno e l’attivismo di milioni di persone riunite in associazioni ambientaliste e fondazioni che con programmi concreti si battono per la tutela del mare.

TERZA ROTTA: LE IMPRESE E LA SOSTENIBILITÀ – Misurare la sostenibilità delle imprese, dare valore alle aziende che investono per diminuire concretamente e su basi scientifiche il proprio impatto ambientale. Presentando specifiche case history e valorizzando impegno e progetti innovativi, Barcolana Sea Summit darà spazio alle imprese che investono in sostenibilità e rigenerazione. La terza rotta illustrerà anche il ruolo della ricerca applicata: l’Università di Trieste presenterà il progetto AdriAquaNet (INTERREG Italia-Croazia) sul tema dell’acquacoltura sostenibile e sulle innovazioni tecnologiche che consentono di produrre pesce sano in modo rispettoso dell’ambiente e della salute umana. 

QUARTA ROTTA: ECONOMIA BLU E I MESTIERI DEL MARE – Regione FVG, l’OGS e l’Università di Trieste, ITS – Accademia Nautica dell’Adriatico, MareFVG e Generali nel suo ruolo di presenting partner di Barcolana, parleranno della nuova economia blu riflettendo anche sul tema della gender equality e del ruolo delle donne nei mestieri di mare, tradizionalmente maschili. Come ispirare la Gen Z verso impieghi capaci di unire scienza, innovazione, tecnologia, passione per il mare, tradizione e sostenibilità? La rotta dell’economia blu sarà parte del progetto di orientamento al mondo del lavoro “Barcolana Job”, realizzato dalla Regione FVG ogni anno in Barcolana. 

QUINTA ROTTA: GREEN PORTS, GREEN CITIES – Quanto lo sviluppo dei porti incide sullo sviluppo delle città? In che modo la transizione energetica del porto può trasformarsi in una straordinaria opportunità per cambiare gli stili di vita dei cittadini? 
I rappresentanti delle istituzioni di Trieste e Genova, FVG e Liguria, assieme al Ministero della transizione ecologica, all’Università di Trieste e all’Autorità portuale rifletteranno su questo tema e sulle innovazioni cruciali per lo sviluppo sostenibile delle città-porto. Dall’urbanistica alla tecnologia, dalla logistica allo sviluppo dell’elettrificazione delle banchine e dei carburanti sostenibili, fino al complesso e strategico tema dei dragaggi: la rotta condurrà il pubblico verso il futuro prossimo dei grandi porti italiani.

SESTA ROTTA: ECONOMIA CIRCOLARE NELLA NAUTICA – In Barcolana Sea Summit non poteva mancare una sessione dedicata allo yachting del futuro pensato in chiave green. Tra i temi che si affronteranno il riciclo delle fibre di carbonio, con una serie di case history capaci di rivoluzionare il mercato, e il complesso tema della “rottamazione” delle imbarcazioni in vetroresina giunte a fine ciclo di vita e troppo spesso abbandonate a causa degli elevati costi di smaltimento. Barcolana, assieme a Confindustria Nautica, si fa portavoce per proporre al Governo un progetto di legge, affinché grazie alla tecnologia ormai matura, si realizzi una virtuosa filiera che renda circolare l’economia collegata alla cantieristica da diporto.

IL SUMMIT INCE: WATER WITHOUT BORDERS – Barcolana Sea Summit ospiterà l’incontro dei Ministri dell’ambiente e loro delegati dei 17 Paesi Ince. Dopo una sessione riservata, il mattino dell’8 ottobre, dedicata al “waste management”, i rappresentanti dei Paesi Ince incontreranno il pubblico del Barcolana Sea Summit per comporre assieme una mappa delle azioni e normative di tutela dell’ambiente costiero e dei fiumi nei rispettivi Paesi: uno spaccato in positivo delle azioni intraprese a livello internazionale per proteggere le coste del Mediterraneo orientale e i fiumi che vi sfociano, per aumentare la consapevolezza che mari e fiumi non hanno confini.

ASSESSORATO AMBIENTE FVG: AMBIENTE E CLIMA ALTO ADRIATICO – L’Assessorato alla Difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia organizza una road map che, nell’ottobre 2022 condurrà agli “Stati Generali dell’Ambiente e del Clima dell’Adriatico e Centro Europa” in collaborazione con la Repubblica di Slovenia, le Contee dell’Istria e Litoraneo Montana della Croazia, la regione della Carinzia, la Regione Veneto e la Regione Emilia Romagna. Primo evento in programma, organizzato in collaborazione con il segretariato esecutivo dell’InCE e Barcolana, promuove in maniera trasversale nell’ambito dell’intero programma del Barcolana Sea Summit, la conferenza “Ambiente e Clima dell’Adriatico”, con l’obiettivo di valorizzare le competenze diffuse nei territori in una prospettiva transfrontaliera in cui le specialità di ciascuno divengono patrimonio di tutti e concorrono a incrementare il benessere delle comunità. All’approfondimento sulla salute del mare realizzato nel Barcolana Sea Summit seguirà il “Memorandum of understanding dell’Adriatico” tra i Paesi e le regioni che si affacciano sull’Adriatico, da cui prenderanno il via i lavori degli “Stati Generali dell’Ambiente e del Clima dell’Adriatico e Centro Europa” in programma nell’autunno 2022, finalizzati alla firma della “Carta di Trieste sull’Ambiente e Clima dell’Adriatico e Centro Europa”.

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