Luna Rossa:”Non vediamo l’ora di ritornare a regatare sugli AC75 nella prossima edizione dell’America’s Cup”

Dopo qualche giorno di silenzio, smaltita – ma forse non ancora del tutto – la delusione per la sconfitta nella finale dell’America’s Cup, Luna Rossa torna a parlare e lo fa tirando le somme di questi tre anni, guardando già al futuro.

È stata una campagna intensa e piena di emozioni, iniziata più di tre anni fa con un foglio bianco su cui ha preso forma una nuova classe di barche, un concetto di scafo nuovo e tecnologicamente avanzato, e conclusa pochi giorni fa, dopo oltre tre mesi di regate spettacolari e avvincenti. 
Essere stati tra i protagonisti di questa avventura, fino agli ultimi giorni, ci ha reso fieri del lavoro svolto dall’intero team, perché questa competizione non è solo una sfida sportiva, ma racchiude anche la tecnologia, la creatività e i valori di un’intera nazione, che siamo orgogliosi di rappresentare.

Guardando al passato, ci sono stati momenti memorabili, tra cui il trasferimento ad Auckland tra mille difficoltà e la vittoria della PRADA Cup, contro team fortissimi come NYYC American Magic e INEOS Team UK.
Le regate, nella finale del Match di America’s Cup, sono state combattute fino all’ultimo secondo e alcune rimarranno impresse nella nostra memoria, per la loro spettacolarità e il loro agonismo. 

Subire una sconfitta non è facile, ma questo è lo sport, questa è la vela e questa è l’America’s Cup. A volte è brutale, ma bisogna accettare il risultato ed imparare dagli errori. Finché non ti arrendi, non hai realmente perso: questo è l’essenza che caratterizza Luna Rossa.

Siamo felici di essere arrivati fin qui e ancora più entusiasti di ritornare più forti, nella speranza che la Coppa continui a rispettare lo spirito che l’ha sempre contraddistinta in tutti questi anni e l’ha reso il trofeo velico più ambito e affascinante.

Un team, come Luna Rossa, con una grande storia alle spalle andrà avanti, per onorare tutti coloro che ci hanno sostenuto, dagli sponsor, ai partner, ai supporter e ai milioni di fan che ci hanno fatto sentire la loro vicinanza anche a chilometri di distanza. 
È anche grazie alla loro passione ed entusiasmo che siamo arrivati fin qui. Abbiamo dimostrato di essere un valido sfidante e di avere valori importanti sia in acqua che a terra.

Come team vogliamo ringraziare la Nuova Zelanda e la città di Auckland, e la comunità mana whenua, che ci hanno accolto e permesso a tutti noi di godere del privilegio di vivere questi mesi in un ambiento sano, libero dal Covid, consentendo lo svolgimento delle competizioni in piena sicurezza.

Non vediamo l’ora di ritornare a regatare sugli AC75 nella prossima edizione dell’America’s Cup.

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