Persico 69F, ecco gli ingredienti di una rivoluzione

Quali sono gli ingredienti di una (buona) rivoluzione? Secondo noi sono entusiasmo, nuove idee, nuovi bisogni e nuove responsabilità. Tradotto nella nostra lingua: voglia di dare alla vela maggiore velocità, nuova tecnologia, più sostenibilità.

Dalla teoria alla pratica: la Revolution inizia con 16 equipaggi Under 25 in acqua, formula a tabellone, dodici prove in tre giorni, arbitraggio in mare, percorsi a quadrilatero e team internazionali e giovanissimi. In palio, questa settimana, c’è davvero tanto.

Cosa porta, infatti, a Gargnano, sulla sponda lombarda del Lago di Garda, 16 equipaggi Under 25 da Italia, Hong Kong, Danimarca, e ben due dall’Olanda? Sicuramente la voglia di divertirsi e volare sull’acqua, la necessità di regatare dopo tanto lockdown, ma anche l’ambizione di guardare oltre, in particolare alla Youth America’s Cup, con appuntamento a inizio 2021 in Nuova Zelanda.

Dei 16 al via, infatti, alcuni team sono già iscritti alla Youth America’s Cup e hanno scelto il Persico 69F come scafo da allenamento in vista di questo evento. Per questo sono partiti da Olanda,  Danimarca e Hong Kong – e se non fosse stato per le restrizioni dovute al Covid-19 ci sarebbe stato anche un equipaggio dall’Argentina – e per questo anche dall’Italia si stanno organizzando con obiettivo New Zealand 2021. Se non bastasse, c’è anche il fattore orgoglio. Noi lo chiamiamo così, e si traduce in una foto al gps quando la velocità supera i trenta nodi, nel divertimento di “sorpassare in boa”. Sì, sorpassare, perché qui le velocità sono tali che i termini da circuito sembrano più adatti, ed è una rivoluzione anche questa, nella costante ricerca del mondo della vela di aumentare il proprio pubblico, di avvicinare chi ama gli sport dove la velocità unita alla capacità fanno la differenza.

Tornando a noi: il programma è intenso e immersivo. Tre giorni di allenamenti, da venerdì 7 a domenica 9 agosto, e tre giorni di regate per un totale di 12 prove. Si comincia lunedì 10 agosto con il “Round A”: i 16 equipaggi sono divisi in quattro flight da quattro equipaggi ciascuno, ogni Run vede una prova per quattro team, i due migliori proseguono nella parte alta del tabellone, il terzo e il quarto avranno da impegnarsi per risalire dalla parte bassa, ma potranno sempre recuperare e arrivare in finale. 

L’obiettivo di questo evento – spiega Giorgio Benussi, responsabile per la commercializzazione del progetto 69F Sailing – è dare un nuovo ritmo, permettere ai più giovani di avvicinarsi al mondo foil, definire un nuovo stile di regata. Abbiamo 48 ragazzi e ragazze, nati tra il 1995 e il 2002: sono entusiasti, veloci, capaci, ambiziosi. Il nostro compito è farli divertire in un contesto rispettoso dell’ambiente, metterli in evidenza, dare loro la possibilità di portare più avanti le competenze che hanno acquisito in deriva”.

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