Vela da diporto e regate, un argomento che divide

Ha creato parecchia curiosità la lettera aperta di Corrado Perini indirizzata a Francesco Ettorre, attuale numero due di Corte Lambruschini e (al momento) candidato unico alla prossima presidenza della Federvela italiana, che nei giorni scorsi avevamo pubblicato nel nostro portale.

Il post in poche ore è diventato virale, tanto da rimbalzare al primo posto nella classifica degli articoli più letti su velaveneta.it in settimana.

Animata anche la discussione nel nostro profilo facebook, con diversi commenti che sono comparsi sotto al post linkato.

Ai messaggi di piena condivisione, si sono aggiunte le voci fuori dal coro:

se per i detti velisti della domenica non ha senso munirsi di un certificato di stazza ORC o IRC,1)non si lamentino di non poter pertecipare a manifestazioni agonistiche 2) prima di asserire che non sia premiante stazzare una vecchia imbarcazione,provino a farlo e a competere nella propria classe di assegnazione e in base al rating,e alla preparazione agonistica dell’equipaggio otterranno il risultato che a differenza di quanto sostenuto nella lettera potrebbe rivelarsi molto più premiante di quanto si pensi.

O ancora:

faccio regate da oltre 25 anni prima con le derive poi con il wind surf e poi su barche anche di 20 metri, di circolo ed intenazionali ma quello che ho potuto constatare in questi anni è l’indolenza, la pigrizia, la superficialita e la mancanza di conoscenza minima delle regole di regata da parte dei cosiddetti regatanti della domenica ….non credo che la difficoltà sia stazzare anche un vecchio Comet 810

Nel frattempo qualcosa si è iniziato a muovere, o per lo meno il messaggio è arrivato a destinazione, come riporta la foto riportata nel sito ufficiale del Circolo Nautico Chioggia, sodalizio di cui Perini ne è uno dei soci storici.

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