Via libera dal magistrato alle acque: a Sottomarina la diga sommersa si farà.

Nella data di ieri il Comitato Tecnico del Magistrato alle Acque di Venezia ha approvato definitivamente il progetto inteso alla realizzazione, al largo del litorale sud di Sottomarina, di una “diga soffolta”.

L’opera, tanto attesa degli operatori turistici, risulta fondamentale  ai fini di una adeguata ed efficace difesa del territorio, senza contare anche l’importanza in termini di tutela ambientale nonché di intervento che consentirà ai nostri operatori turistici di risolvere in via definitiva la questione dell’erosione della spiaggia e di affrontare con serenità le stagioni balneari prossime venture.

Grande è stata espressa dal Sindaco di Chioggia che tramite un comunicato dichiara:

Credo opportuno, al riguardo, riassumere nuovamente i termini della vicenda: come noto, il tema dell’erosione del litorale rappresenta una delle emergenze che – da troppi anni a questa parte – la nostra città è chiamata a fronteggiare: le frequenti mareggiate che investono la nostra spiaggia, impongono, all’approssimarsi della stagione estiva, di effettuare le note operazioni di ripascimento, destinate a salvare la stagione balneare ma senza effetti duraturi: alla prima mareggiata autunnale, le rilevantissime risorse spese vengono letteralmente buttate al vento.

Più di un anno fa, il Magistrato alle Acque di Venezia presentava un progetto esecutivo, corredato di tutti i pareri necessari, per dare soluzione definitiva alla questione: quel progetto, interamente finanziato, prevedeva che venisse realizzata, al largo del litorale stesso e per una lunghezza di circa mille metri, una diga sommersa, con lo scopo di attenuare la forza del mare ed impedire che la stessa si scaricasse interamente sulla spiaggia.

Quel progetto, come detto, trovava integrale ed autorevole avallo da parte di tutte le componenti tecniche ed amministrative coinvolte, e veniva in più occasioni presentato pubblicamente alla città come soluzione radicale e definitiva al problema dell’erosione.

Inoltre, allo scopo di evitare qualsiasi forma di dubbio sulla bontà ed efficacia del progetto in questione, si decideva, nello scorso mese di ottobre 2013, di procedere all’effettuazione di prove dinamiche sperimentali nel “simulatore” di Voltabarozzo. In quell’occasione, si deve sottolineare, nessuna criticità veniva evidenziata, venendo confermata la piena efficacia della soluzione tecnica proposta.

Ed è proprio in forza del percorso tecnico ed amministrativo compiuto fino ad ottobre dello scorso anno, che mi sono permesso, qualche giorno fa, di denunciare il grave ritardo nel licenziamento definitivo dell’opera, tale da mettere a rischio la realizzazione di un’opera fondamentale per la nostra città e per il futuro delle tantissime famiglie chioggiotte che trovano nel turismo e nella spiaggia la loro fonte di lavoro e di sostentamento.

Ieri, finalmente, la bella ed importante notizia: non posso non evidenziare, al riguardo, l’importante lavoro svolto dall’assessora all’ambiente Silvia Vianello nel perseguire con tenacia e determinazione – lungo il corso di tutta la vicenda – l’importante obiettivo, in perfetta sinergia con il sottoscritto e con l’amministrazione tutta.

Va precisato che l’inizio del lavori è previsto nell’autunno del corrente anno, per trovare completamento in vista della stagione balneare 2015; quanto alla stagione estiva 2014, il Magistrato alle Acque ha fornito ampie rassicurazioni circa la tempestiva effettuazione dei tradizionali interventi di ripascimento, ad evitare gli inaccettabili ritardi verificatisi, in particolare, lo scorso anno.

Ora l’attenzione si sposta su Isola Verde: vanno presto individuate le risorse necessarie alla realizzazione degli interventi strutturali già progettati, per un importo dei lavori stimato in circa 30 milioni di euro.”

Si tratta senz’altro di cifre importanti, ma ne viene in gioco la difesa del nostro territorio dagli insulti della natura oltre che la tutela del lavoro di tanti nostri concittadini, che proprio nella spiaggia e nel turismo trovano rilevanti opportunità occupazionali.

Appare quindi evidente come si tratti di interventi da realizzarsi con carattere di assoluta priorità, ragione per la quale si chiede con forza alla Regione Veneto, in persona del Governatore Zaia, di affrontare al più presto la questione per individuare e mettere a disposizione le risorse necessarie, creando così i presupposti per rendere attuali prima possibile gli interventi già progettati.

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