Yacht Club Venezia: auguri di Natale a Sant’Elena e omaggio a Nicolò Gamenara, protagonista della Mini Transat 2025

Serata conviviale nella sede del Club con autorità civili e militari, il bilancio dell’anno, l’ingresso di Fineco come partner 2026 e il racconto dell’impresa oceanica del socio Nicolò Gamenara

Una serata all’insegna della convivialità, dei valori del mare e dello sguardo rivolto al futuro. Presso la sede dello Yacht Club Venezia a Sant’Elena si è svolto il tradizionale incontro per gli auguri di Natale, che ha riunito soci, ospiti e numerose autorità civili e militari del territorio.

All’evento hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni cittadine e del mondo associativo – tra cui prefetto, questore, autorità militari e il presidente del Rotary – testimoniando il forte legame dello Yacht Club Venezia con la città e il suo tessuto istituzionale. Circa 80 i partecipanti a una serata che ha saputo unire racconto, sport e relazioni.

Nel corso dell’incontro, il presidente Mirco ha ripercorso un anno intenso e ricco di eventi, tra attività sportive, iniziative sociali e appuntamenti che hanno consolidato il ruolo del Club come punto di riferimento per la vela veneziana e dell’Alto Adriatico.

L’omaggio a Nicolò Gamenara e l’impresa alla Mini Transat

Momento particolarmente significativo della serata è stata la presentazione del socio Nicolò Gamenara, di ritorno dalla Mini Transat 2025, una delle regate oceaniche in solitaria più dure e affascinanti al mondo, riservata a imbarcazioni di soli 6,50 metri.

La Mini Transat si articola in due tappe che mettono a dura prova uomini e barche.
La prima tappa, lunga 1.350 miglia nautiche, parte da Les Sables d’Olonne – il mitico porto del Vendée Globe – e conduce fino a Santa Cruz de La Palma, nelle Canarie. Un tratto che attraversa il temibile Golfo di Biscaglia, combinando navigazione costiera, fronti meteorologici complessi e scelte tattiche decisive lungo la costa iberica.

La seconda tappa, di 2.700 miglia, porta gli skipper da La Palma fino a Saint-François, in Guadalupa, attraversando l’Oceano Atlantico nella zona degli Alisei. Due settimane di navigazione in solitaria, senza contatti con l’esterno, tra gestione delle burrasche tropicali, ottimizzazione della rotta e la ricerca delle condizioni migliori. L’arrivo ai Caraibi, dopo settimane di isolamento, rappresenta uno dei momenti più emozionanti della carriera di ogni velista oceanico.

Nicolò Gamenara ha concluso la Mini Transat 2025 al 16° posto, un risultato di grande prestigio che premia un percorso costruito con determinazione e passione.

Un percorso di mare e sacrifici

La storia velica di Gamenara inizia presto: Optimist e kayak, poi a soli 8 anni l’esperienza su una goletta, capace di segnare per sempre il suo rapporto con il mare. Da lì, il lavoro su barche prestigiose e impegnative, dai 12 Metri Stazza Internazionale alle navigazioni nei mari del Nord e oltre oceano.

L’incontro con il Mini 650 diventa un vero amour fou: una prima qualifica tentata e finita in naufragio, il cambio di barca, quindi oltre 6.000 miglia percorse in tre anni per arrivare pronto al via della Mini Transat. Un percorso che dimostra come, per affrontare una regata di questo livello, non basti il sogno.

Il processo di qualificazione prevede infatti quattro fasi obbligatorie:

  • 1.500 miglia in regata ufficiale
  • Corsi di sicurezza e sopravvivenza
  • 1.000 miglia di qualificazione non agonistica
  • Preparazione meticolosa della barca

Uno sguardo al futuro

Durante la serata è stato inoltre annunciato l’ingresso di Fineco come partner dello Yacht Club Venezia per il 2026, un segnale importante di crescita e nuove prospettive per il Club.

L’incontro si è concluso con una cena conviviale, tra racconti di mare, amicizia e spirito di squadra, confermando ancora una volta come lo Yacht Club Venezia sia molto più di un circolo sportivo: una comunità unita dalla passione per la vela e dal desiderio di guardare lontano, proprio come chi affronta l’oceano in solitaria.

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