TTG Rimini: Assonautica Italiana presenta la nuova era del turismo nautico

Al TTG Travel Experience di Rimini, istituzioni e operatori del settore si confrontano sul futuro della portualità turistica italiana. Il Ministro Santanchè: “Servono più infrastrutture per attrarre turismo internazionale”.

Il turismo nautico italiano è pronto ad aprire un nuovo capitolo. A Rimini, nell’ambito del TTG Travel Experience 2025, si è svolto il convegno organizzato da Assonautica Italiana dal titolo “La nuova era del turismo nautico. La vacanza in barca si trasforma in segmento turistico e in opportunità di business per il settore”.

Ad aprire i lavori è stato il Presidente di Assonautica Italiana Giovanni Acampora, che ha sottolineato: “Tornare al TTG, per il secondo anno consecutivo, a discutere di turismo nautico è per noi motivo di orgoglio e attesta il grande lavoro che stiamo facendo per valorizzare questo segmento, che rappresenta un’eccellenza del nostro Paese e un asset strategico per lo sviluppo del territorio in tutte le sue dimensioni, dalle coste alle aree interne”.

L’introduzione è stata affidata al Vicepresidente Vicario Francesco Di Filippo, che ha illustrato i dati dello studio realizzato da OsserMare – l’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare del sistema camerale – in collaborazione con ISNART, tracciando un identikit del diportista e ricordando l’importanza del progetto “L’Italia vista dal Mare – Scopri dove ti porto”, nato per promuovere il turismo nautico in sinergia con Regioni e Ministero.

Tra i momenti più attesi dell’incontro, l’intervento del Ministro del Turismo Daniela Santanchè, che ha annunciato una chiara priorità per i prossimi anni: “Nei prossimi due anni mi voglio occupare dei porti turistici, perché l’Italia ha bisogno di poter ospitare le tantissime imbarcazioni che arrivano nel nostro Paese. Dobbiamo sostenere gli imprenditori, investendo nella qualità delle strutture. Spesso i turisti non vengono perché i porti sono troppo pochi. Serve una partnership tra pubblico e privato per ottenere risultati: senza infrastrutture non c’è turismo. Dobbiamo colmare il gap sul refitting, perché non è possibile che molte barche non restino più in Italia”.

Acampora ha condiviso questa visione, evidenziando un dato chiave: “Il 95% del turismo nautico è italiano, mentre solo il 5% è straniero. È indispensabile investire nella qualificazione delle strutture portuali turistiche e in un piano di promozione sostenibile e competitivo”.

Luciano Serra, Presidente di Assonat-Confcommercio, ha rimarcato il ruolo dei marina come punto di contatto tra mare e terra: “Il turismo nautico consente di scoprire e raccontare le unicità dei nostri territori, offrendo un’esperienza non replicabile. Servizi innovativi, sicurezza e sostenibilità sono elementi fondamentali per mantenere la portualità turistica italiana ai vertici europei”.

Moderato dal giornalista Floriano Omoboni, l’evento ha visto anche gli interventi di Daniele D’Amario, Coordinatore della Commissione Politiche Turistiche delle Regioni italiane, e di Andrea Babbi, Presidente di AS.TU.NA.

Nel dibattito finale, spazio agli approfondimenti tecnici: Franco Cuccureddu (assessore al Turismo Regione Sardegna) e Marino Masiero (vicepresidente Assonautica Italiana) hanno parlato della standardizzazione dei servizi nautici; Paolo dal Buono, da oltre trent’anni impegnato nel settore con “Appuntamento in Adriatico”, ha affrontato il tema dell’accoglienza portuale; Fabio Legni (advisory board) si è concentrato sulla digitalizzazione dei porti turistici.

L’incontro ha confermato come il turismo nautico sia sempre più strategico per la crescita del comparto turistico nazionale, con la necessità di investimenti strutturali, innovazione e sinergie pubblico-private per attrarre flussi internazionali e valorizzare il potenziale del “mare italiano”.

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