Vigili del Fuoco e Guardia Costiera impegnati in operazioni di soccorso: tra imbarcazioni in secca, incidenti nautici e un natante in procinto di affondare
È stata una notte magica quella del Redentore 2025, con il cielo di Venezia illuminato da 6.000 fuochi d’artificio in uno spettacolo durato 40 minuti e visibile da ogni angolo della città. Un fronte di fuoco lungo oltre 420 metri ha regalato al pubblico una coreografia mozzafiato di cuori rossi, stelle, cerchi e cascate dorate, grazie a un sistema radiocomandato con 250 unità distribuite su cinque grandi zattere e venticinque pontoni minori.
L’evento, promosso dal Comune di Venezia e coordinato da Vela spa, ha attirato oltre 100.000 persone. In circa 4.000 imbarcazioni ormeggiate nel Bacino di San Marco si sono contati 30.000 spettatori, mentre altri 45.000 hanno affollato le rive più iconiche della città, come Zattere, Riva degli Schiavoni, la Giudecca e Piazzetta San Marco, accedendo attraverso il sistema di prenotazione. Migliaia di persone hanno assistito allo spettacolo anche da altane, abitazioni, hotel e dalle zone più periferiche della laguna. Il Redentore ha coinvolto anche la terraferma e le isole, con fuochi d’artificio lanciati da Asseggiano, Malcontenta e Pellestrina, adattati per rispettare la conformazione di ciascun territorio.
Accanto alla festa, però, si è svolto un imponente lavoro dietro le quinte da parte dei soccorritori, in particolare dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera, che hanno operato senza sosta per garantire la sicurezza dei presenti.
Il nucleo specializzato dei Vigili del Fuoco in soccorsi acquatici e nautici ha dovuto affrontare diverse situazioni critiche durante la notte. Sono intervenuti per assistere quattro imbarcazioni finite in secca, una situazione frequente in laguna che ha richiesto manovre delicate per liberare i natanti. Non sono mancati gli incidenti: tre quelli registrati, uno dei quali ha coinvolto un ferito che è stato rapidamente trasportato verso l’ospedale grazie alla collaborazione tra le squadre operative a terra e quelle in mare. Altri momenti di tensione si sono vissuti con tre persone cadute in acqua, tutte fortunatamente recuperate in tempo nonostante le difficili condizioni di corrente e scarsa visibilità. Un altro intervento fondamentale è stato il recupero di un’imbarcazione in procinto di affondare, salvata prima che potesse causare problemi alla navigazione o danni ambientali. A ciò si sono aggiunte le operazioni di supporto a diverse barche in difficoltà, alle quali sono stati forniti aiuti tecnici, pompe di sentina e zattere di salvataggio.
Anche la Guardia Costiera è stata attiva per tutta la giornata e la notte. Già nel pomeriggio, una motovedetta è intervenuta per salvare undici persone a bordo di un catamarano colpito da un principio di incendio. Durante la serata, invece, il battello GC A71 ha intercettato un cabinato che stava navigando in modo pericoloso tra le barche ormeggiate per assistere ai fuochi. Dopo aver accertato che il conducente si trovava in stato di alterazione, gli occupanti sono stati fatti sbarcare in sicurezza e l’uomo è stato accompagnato all’ospedale per essere sottoposto all’alcol test.
Il momento più delicato si è verificato verso le due del mattino, durante il rientro degli spettatori. Un’imbarcazione di sette metri, con nove persone a bordo, ha lanciato l’allarme mentre stava affondando nel canale di Santo Spirito, nei pressi dell’isola di Poveglia. La motovedetta CP 833 ha raggiunto rapidamente l’area, effettuando il trasbordo degli occupanti e mettendoli in salvo. Successivamente, le nove persone sono state trasferite sulla motovedetta CP 541 della Capitaneria di Porto di Chioggia, che si trovava nelle vicinanze e stava rientrando dal servizio di controllo per il Redentore.
La notte più attesa dell’estate veneziana ha regalato emozioni e spettacolo, ma ha anche messo in evidenza l’instancabile lavoro delle forze impegnate sul fronte della sicurezza, indispensabili per garantire che la festa si svolga in modo sereno per tutti.


