Gli equipaggi di The Ocean Race si impegnano per la protezione dei mari

Prima della partenza del giro del mondo di domenica 15 gennaio 2023, gli equipaggi hanno sottoscritto una serie di azioni individuali e di gruppo per favorire la salute degli oceani

Con l’impegno comune di proteggere e difendere i mari, gli skipper e i manager, a nome di ciascuno degli 11 team che partecipano alla 50esima edizione di The Ocean Race, hanno firmato la Carta della Sostenibilità dei Team della regata.

L’impegno della flotta prevede azioni specifiche per i team su quattro temi chiave:

Advocacy: Gli equipaggi si impegnano a farsi portavoce degli oceani, sensibilizzando i loro sponsor, i loro partner e i loro fan a contribuire alla protezione dei mari. Riconoscono inoltre il diritto dell’oceano a prosperare e sostengono la campagna One Blue Voice della regata, che chiede una Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Oceano.

Scienza: Ogni imbarcazione imbarcherà attrezzature scientifiche per raccogliere dati vitali sugli oceani, aiutando gli scienziati a comprendere meglio i mari e l’impatto delle attività umane su di essi, contribuendo al Decennio delle Nazioni Unite per la Scienza degli Oceani. 

Didattica: I team contribuiranno ad amplificare i programmi educativi di The Ocean Race, che informano i giovani sulle minacce che incombono sui mari e li incoraggiano ad agire. Inoltre, visiteranno le scuole e terranno dei laboratori sull’oceano oltre a ospitare i ragazzi sulle loro barche per aiutarli a conoscere la vita in mare.

Attività operative: Tra i 10 impegni a livello operativo, i team devono disporre di energia rinnovabile a bordo, evitare qualsiasi tipo di plastica monouso e ridurre al minimo, misurare e bilanciare le emissioni inevitabili di gas a effetto serra.

Oltre alla Carta di Sostenibilità dei Team della regata, che figura nel Bando di Regata (le regole che disciplinano l’evento), a tutti i velisti e al personale di terra viene chiesto di sottoscrivere una Promessa Personale, un codice di condotta che prevede azioni individuali per contribuire a proteggere il terreno di gioco. Ogni equipaggio ha anche un proprio progetto o missione per il quale utilizza la sua piattaforma per aumentarne il sostegno.

Meegan Jones, consulente per la sostenibilità di The Ocean Race, ha lavorato a stretto contatto con i team per sviluppare la Carta e ha dichiarato: “I velisti hanno visto più oceano più della maggior parte delle persone sul pianeta, il che li rende gli ambasciatori migliori. È fantastico vedere che i team pongono la sostenibilità e la protezione degli oceani al centro delle loro attività”. Pur essendo concorrenti in mare, la Carta li unisce in una visione comune per un pianeta blu sano. Non possiamo vincere la gara per l’oceano da soli, ma unendoci come flotta per proteggere i mari possiamo parlare come una sola persona, con una voce molto più potente”.

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