Tassa di stazionamento sulle imbarcazioni, in Croazia aumenti di oltre il 400%

Chi di tassa di stazionamento ferisce, prima o poi di tassa di stazionamento perisce.

È questo, per farla breve, il messaggio che ci arriva dagli amici della Croazia, nazione che – con l’aumento improvviso e alquanto repentino della tassa di stazionamento per le imbarcazioni – sembra voglia restituirci il maltolto che il governo Monti fece al bel paese qualche anno fa, quando con l’introduzione della folle tassa sulla imbarcazioni, migliaia di armatori decisero di migrare verso l’altra sponda dell’Adriatico.

L’aumento, che è stato deciso dal governo croato, e che in alcuni casi arriva anche fino al 4-500% riguarda l’imbarcazione e non le persone a bordo e verrà calcolato in base alla lunghezza dello scafo e alla durata del soggiorno nelle acque croate.

Per fare un esempio: una barca con una lunghezza che varia tra i 9 e i 12 metri, per 8 giorni di stazionamento nelle acque croate sarà tenuta a versare un importo pari a 54 Euro, con un aumento del doppio rispetto allo stesso anno (27,00€). Esaminando la stessa unità di misura, questa volta però su base annua l’aumento supera addirittura il 400%, passando dai 150€ ai 794!

Vuoi vedere che il 2018 sarà l’anno in cui rivaluteremo le crociere in Italia, o scenderemo tutto fino in Grecia?

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