Guardia Costiera di Venezia impegnata con assetti navali, subacquei e aerei nonostante il peggioramento meteo
È giunta al quarto giorno l’operazione di ricerca e soccorso coordinata dalla Guardia Costiera di Venezia nello specchio acqueo di Punta Sabbioni, avviata a seguito del mancato rientro di un pescatore professionale, A.R., di 57 anni, uscito in mare nella notte tra mercoledì e giovedì.
La sala operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Venezia continua a dirigere le attività attraverso i propri assetti, avvalendosi del contributo dei Vigili del Fuoco e della Guardia di Finanza. Per il terzo giorno consecutivo, le unità navali della Guardia Costiera sono state affiancate dal personale specialistico del 5° Nucleo Subacqueo della Guardia Costiera di Genova, oltre ai sommozzatori dei Vigili del Fuoco.
Le operazioni hanno visto anche l’alternarsi di elicotteri della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco, impiegati per ampliare il raggio di ricerca sia lungo il fronte a mare sia nelle aree lagunari. Un’attività fondamentale è stata svolta dagli operatori subacquei, impegnati nel recupero del natante del pescatore, successivamente posto sotto sequestro per consentire le indagini sull’evento.
Parallelamente è stata completata la mappatura sonar dei fondali lagunari nel tratto compreso tra Punta Sabbioni e Forte Sant’Andrea, area particolarmente complessa per caratteristiche morfologiche e profondità variabili.
La Guardia Costiera ha confermato che le operazioni di ricerca proseguiranno senza soluzione di continuità anche nei prossimi giorni, nonostante il netto peggioramento delle condizioni meteomarine previsto per la prossima settimana. Tutte le componenti – navali, subacquee e aeree – resteranno operative per garantire il massimo sforzo nella ricerca del disperso.


