È in corso un’articolato intervento di ricerca e soccorso nello specchio acqueo antistante Punta Sabbioni, a Venezia, per un pescatore sportivo disperso dopo non aver fatto rientro da un’uscita di pesca ricreativa effettuata nella serata precedente.
L’operazione, avviata nelle prime ore della mattinata, è coordinata dalla Guardia Costiera di Venezia, che ha attivato un importante dispositivo operativo coinvolgendo numerosi assetti navali e specialistici. La segnalazione è partita dai familiari, dopo il ritrovamento del barchino del pescatore, lungo circa cinque metri, capovolto in acqua.
Alle ricerche partecipano unità della Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco – con sommozzatori del nucleo regionale, Autopompe Lagunari e motobarca portuale – oltre a Carabinieri e Guardia di Finanza. Nelle aree caratterizzate da bassissimo fondale vengono impiegate anche piccole unità civili, sempre sotto il coordinamento dell’Autorità marittima.
Le attività si stanno sviluppando lungo i principali canali navigabili, il fronte a mare, le opere foranee e le zone limitrofe al sistema MOSE. Le aree interne non accessibili ai mezzi nautici vengono monitorate tramite strumenti tecnici dedicati, tra cui droni a pilotaggio remoto. A supporto delle operazioni è previsto l’impiego della motobarca “Hydra” dei Vigili del Fuoco di Padova, dotata di ecoscandaglio.
La Guardia Costiera ha inoltre assicurato la prontezza operativa di un elicottero, il cui utilizzo verrà valutato in base alle condizioni meteo-marine e di visibilità. Le operazioni si svolgono in costante raccordo con la Prefettura di Venezia, nell’ambito di un coordinamento interistituzionale volto a garantire la massima efficacia delle ricerche.
Le attività proseguiranno senza soluzione di continuità anche durante le ore notturne e sono già state pianificate anche per la giornata di domani. Qualora necessario, è prevista la possibile attivazione di ulteriori risorse specialistiche, tra cui il Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di Genova.
