Firmato a Trieste il primo gemellaggio ufficiale nella storia del Diporto Velico Veneziano, nell’anno del 75° anniversario dalla fondazione
Giornata storica per il Diporto Velico Veneziano, che nell’anno del 75° anniversario dalla sua fondazione ha firmato il primo gemellaggio ufficiale della propria storia. L’accordo è stato sottoscritto con la Società Triestina della Vela, uno dei club velici più prestigiosi d’Italia, attivo dal 1923 e punto di riferimento della vela nell’Alto Adriatico.
La cerimonia si è svolta nella sede della STV, nel cuore del centro storico di Trieste, alla presenza del Consiglio Direttivo, del Presidente del Collegio dei Revisori e del Collegio dei Probiviri della Triestina della Vela. Ad accogliere la delegazione veneziana è stata la Presidente Marina Simoni, che ha fatto gli onori di casa.

Il Diporto Velico Veneziano era rappresentato dal Presidente Alvise Dolcetta, affiancato dai soci Roberta Righetti e Adolfo Dodi Villani, entrambi giudici di regata internazionali e figure di rilievo all’interno della Federazione Italiana Vela.
Molto sentite le parole della Presidente della Triestina della Vela, Marina Simoni: «Ci sono momenti che portano con sé un carattere speciale, momenti che uniscono storie parallele fatte di amicizia, sano agonismo e tradizioni antiche. Il gemellaggio tra il Diporto Velico Veneziano e la Triestina della Vela è uno di questi momenti, in cui si rafforzano legami invisibili ma concreti tra le due sponde dell’Alto Adriatico».
Un’emozione condivisa anche dal Presidente del Diporto Velico Veneziano, Alvise Dolcetta: «L’emozione oggi è davvero forte. Questo gemellaggio segna l’inizio di un percorso comune, fondato su passione, valori e visioni condivise. Una nuova alleanza che ci unirà non solo nella grande tradizione della vela, ma anche nella realizzazione di regate, eventi sportivi e iniziative culturali capaci di celebrare ciò che ci accomuna. Attraverso il vento, il mare e la vela, Venezia e Trieste si avvicinano ancora di più, legando le loro storie lungo un’unica rotta».
Un passo simbolico e concreto allo stesso tempo, che rafforza il legame tra due realtà storiche della vela italiana e apre a nuove prospettive di collaborazione nel segno dello sport, della cultura del mare e delle tradizioni dell’Alto Adriatico.

