Nonostante l’operazione interforze del 15 novembre, il delfino è tornato nelle acque di San Marco; il suo nome è un omaggio al presidente dello Yacht Club Padova
Nonostante l’ampia operazione interforze del 15 novembre, che aveva guidato il delfino “Mimmo” verso acque più tranquille della Laguna Sud, il cetaceo è tornato a frequentare le acque del bacino di San Marco. Al momento, Mimmo sembra davvero non avere la minima intenzione di abbandonare la zona, restando vicino alla città e al traffico acqueo che la caratterizza.
Il nome “Mimmo” è stato dato dai biologi del CERT – Cetacean strandings Emergency Response Team dell’Università di Padova in onore della prima persona che, questa estate a Chioggia, si era accorta della sua presenza: Domenico “Mimmo” D’Avanzo, presidente dello Yacht Club Padova. Una scelta che celebra l’attenzione dei cittadini e degli appassionati di mare verso la fauna lagunare.
Gli esperti del CERT, che dal 2010 gestiscono emergenze legate a spiaggiamenti e problemi sanitari dei mammiferi marini, continuano a monitorare il delfino, osservandone lo stato di salute e i comportamenti. Mimmo appare in buona forma, con normali attività di nuoto e alimentazione, nonostante le lievi ferite superficiali già rilevate nelle settimane scorse.
Il ritorno del delfino in bacino conferma la natura imprevedibile e autonoma di questi animali, che scelgono liberamente dove nuotare, indipendentemente dagli interventi umani. Per questo motivo, gli operatori mantengono la massima vigilanza, pronti a intervenire se Mimmo dovesse trovarsi in situazioni di rischio, e valutano l’eventuale posizionamento di dissuasori sonori fissi per proteggere l’animale senza interferire con la sua libertà.
Le autorità ribadiscono l’importanza del rispetto del codice di condotta per i cetacei:
- non avvicinarsi all’animale;
- evitare interazioni o alimentazione (atti vietati dalla legge);
- rallentare e non effettuare manovre brusche se Mimmo si avvicina spontaneamente.
La presenza costante di Mimmo a Venezia offre un’opportunità unica di osservazione per biologi, appassionati e diportisti, ma richiede anche una responsabilità collettiva: garantire al cetaceo sicurezza e tranquillità, senza interferenze, in un delicato ecosistema lagunare.
Mimmo continua così a essere un insolito e amato visitatore della laguna di Venezia, simbolo della convivenza possibile tra fauna selvatica e attività nautiche.


