Il Direttore Tecnico FIV racconta il nuovo ciclo verso Los Angeles: “Vincere sarà ancora più difficile di Tokyo e Parigi, ma l’Italia ha identità e ambizione”
Il conto alla rovescia verso i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028 è già iniziato. A meno di 1.036 giorni dall’evento, la vela italiana si prepara ad affrontare una nuova sfida che, nelle parole del Direttore Tecnico della FIV, si preannuncia “ancora più complicata” rispetto a Tokyo e Parigi.
“Sapevo di avere lavorato bene, che eravamo pronti per giocarci le medaglie. Alle Olimpiadi non serve nascondersi: freddezza, pragmaticità e determinazione contano”, ricorda il DT guardando al percorso che ha portato ai successi più recenti.
Il primo anno del nuovo ciclo olimpico è già alle spalle, utilizzato per gettare le basi di un lavoro che seguirà schemi ben definiti ma sempre in evoluzione. “Ogni quadriennio è scandito dagli stessi ritmi, ma ogni volta è diverso”, sottolinea.
Un quadriennio complesso
Il percorso verso Los Angeles presenta ostacoli inediti: un sistema di qualifiche insidioso, l’evoluzione della tecnologia, la gestione dei picchi di forma e dei materiali, senza dimenticare i nuovi formati di gara e di finale che sostituiranno le attuali Medal Race. A tutto questo si aggiunge la convivenza con circuiti extra-olimpici come SailGP e Coppa America, che attingono risorse e atleti di alto livello.
“Mission LA sarà durissima. Sarà, ancora una volta, Mission Impossible”, commenta il Direttore Tecnico con la consapevolezza di una sfida che va ben oltre il solo aspetto sportivo.
Il valore della squadra e dell’organizzazione
Se gli atleti rappresentano il volto visibile della competizione, dietro le quinte lo staff tecnico e organizzativo rivestono un ruolo determinante. “Vincere è il risultato di interazioni, di gestione e coordinamento. Noi non possiamo fare campagne acquisti, dobbiamo formare e vincere con i nostri atleti”, spiega.
Un aspetto che trova solidità nell’identità della Federazione Italiana Vela, capace di costruire un percorso vincente e di allontanarsi dai “grandi proclami seguiti da scarsi risultati”.
Obiettivi e prospettive
Guardando al futuro, l’obiettivo più urgente resta la qualificazione anticipata alle Olimpiadi: “Dobbiamo qualificarci già alla prima tornata, nel 2027, ai Mondiali di Fortaleza per i singoli e a Gdynia per i doppi. Sarà lì che si vedrà il peso del lavoro fatto negli anni precedenti, anche sul fronte della ricerca, che continuerò a spingere con forza”.
Un messaggio importante arriva anche ai giovani velisti: l’orgoglio di scrivere “ITA” sulle vele e la consapevolezza di poter crescere dentro un sistema solido.
Alla domanda se la vittoria sia figlia del talento o della capacità di non accontentarsi mai, il Direttore Tecnico non ha dubbi: “La vittoria, semplicemente, non è figlia del compromesso”.

