Alberto Bona alla Défi Atlantique

A scendere si fa bene e presto, ora vediamo come sarà rientrare”. A distanza di quattro mesi dalla partenza da Saint-Malo, Alberto Bona rimette la prua del Class40 IBSA verso l’Europa pronto a risalire l’Atlantico, e lo fa partecipando alla Défi Atlantique, al via domani da Pointe-à Pitre, in Guadalupa.

13 Class40 iscritti, 3.500 miglia di navigazione (in teoria: perché la “circumnavigazione” dell’anticiclone delle Azzorre potrebbe richiedere di allungare la rotta non poco per evitare di finire in bonaccia), molti elementi a rendere avvincente la seconda sfida dell’anno. 

Potremmo chiamarla la regata dei finalmente – scherza Alberto Bona – finalmente proviamo la barca con vento leggero, una condizione nella quale ci siamo misurati poco fino ad ora, finalmente torniamo a regatare, dopo la bellissima prova alla RORC Caribbean 600, finalmente torniamo in Europa, il che significa dare corpo a una stagione che sarà veramente interessante”. 

E la sfida non manca: tante sfide, a dire il vero, perché c’è quella ormai consolidata con Ambrogio Beccaria – che ha il grande merito di accendere la passione dei velisti italiani nei confronti della vela oceanica – quella tutta europea, posto che si continua a regatare contro i grandi francesi, quella personale, che significa far correre la barca il più possibile, sempre e comunque, per raggiungere un podio al quale ambiscono almeno in otto. Fin qui il bagaglio emotivo della regata: la pratica parla di un set di lavori fatti a bordo dopo la RORC Caribbean 600, le sedute di allenamento includendo nel team Pietro Luciani, che sarà il terzo uomo in pozzetto per questa regata assieme allo spagnolo Pablo Santurde del Arco.

Partenza oggi 1° aprile alle 17 ora italiana, e nonostante sia il primo aprile non sarà uno scherzo, perché si parte con vento medio leggero e si punta a Nord, con l’obiettivo di evitare l’anticiclone a costo di miglia e miglia in più, per poi dirigersi a Est dopo il primo waypoint, e puntare Horta (Azzorre) cercando di trovare qualche aiuto dalle perturbazioni. 2.200 miglia la prima tappa atlantica, 1.300 la seconda, con traguardo a La Rochelle, in Francia. In regata solo i Class40, perché l’evento, alla seconda edizione, è pensato proprio per far tornare in patria gli “oceanici”, tutti impazienti di iniziare la stagione europea.

Ma chi pensa a una regata trasferimento è fuori strada: “Èchiaro che l’obiettivo è sempre quello di fare il meglio. Questa è una prova lunga, tante miglia e tanta resistenza necessarie, e tanta bravura nell’interpretare la meteo, perché qui le previsioni sono tutte a corto raggio, l’Anticiclone fa quello che vuole e sta a noi farlo ragionare. La prima parte della regata si gioca soprattutto su una decisione: quanto a Nord andremo prima di puntare a Est?”. Infine, il team a bordo: “Con la RORC ho toccato con mano quanto sul Class40 IBSA si lavori bene in equipaggio, e in questa regata sarà nuovamente così. Pietro e Pablo si conoscono bene, hanno già regatato insieme, abbiamo tutti gli ingredienti per fare anche di questa prova qualcosa di eccezionale: certo puntiamo al risultato, ma anche alla navigazione ineccepibile, a dare il meglio”, conclude Alberto Bona.

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