La partenza della seconda tappa impone scelte impegnative

Le condizioni sono di vento leggero, ma tatticamente complesse

Dopo essere state sferzate da forti alisei per tutta la durata del breve scalo, le acque al largo di Mindelo, a Cabo Verde, sono state relativamente calme mercoledì per la partenza della Leg 2 di The Ocean Race.

Il breve scalo ha segnato la prima volta che The Ocean Race ha toccato l’Africa occidentale e questo arcipelago, benché sia sempre stato rappresentato nel percorso di regata in tutte le 14 edizioni, come elemento tattico nella corsa dall’Europa all’Oceano Atlantico meridionale.

La folla si è riversata all’Ocean Live Park per dare il benvenuto alle flotte VO65 e IMOCA all’arrivo dello scorso fine settimana, a prescindere dall’ora, complice il programma di intrattenimento e concerti che ha animato il villaggio fino a tarda notte per tutta la durata dello scalo. 

A terra, lunedì The Ocean Race Summit Mindelo ha raccolto oltre 300 sostenitori degli oceani a Capo Verde, tra cui il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, il Primo Ministro di Capo Verde, Ulisses Correia e Silva, e il Primo Ministro del Portogallo, António Costa, per discutere di come moltiplicare le azioni per la protezione degli oceani.

Mercoledì, sul campo di regata, gli equipaggi hanno dovuto percorrere un breve giro su un percorso di avvicinamento prima di prendere il mare aperto. 

Sono stati GUYOT environnement – Team Europe di Robert Stank e 11th Hour Racing Team di Charlie Enright a scattare in testa sulla linea, davanti a Biotherm e Holcim-PRB, mentre Team Malizia ha tagliato per ultimo il traguardo.

Durante il lasco, GUYOT environnement ha controllato Holcim-PRB e si è portato in prima posizione alla boa di bolina, mentre al ritorno sulla linea di partenza, prima di prendere il largo, Stanjek e il suo equipaggio hanno dimostrato un’ottima conduzione dell’imbarcazione durante le manovre e hanno condotto la flotta verso il mare aperto. 

Poco dopo, è stata la volta di Holcim-PRB insieme a 11th Hour Racing Team che, grazie a un vento migliore, ha raggiunto e superato GUYOT einvironnement – Team Europe, Biotherm e Team Malizia.

Il vento si è mantenuto tra i 7 e i 10 nodi da nord-est per tutta la durata del circuito iniziale e si prevede che si riduca durante la notte, ben lontano dai 25 nodi che hanno caratterizzato le fasi dell’arrivo della prima tappa. 

E’ prevedibile che nei primi giorni i venti leggeri renderanno la regata tatticamente difficile. 

“È una grande sfida. Dobbiamo gestire il sottovento delle isole, il che significa che dobbiamo andare a sud, ma poi le bonacce sono molto estese e normalmente stare più a ovest dovrebbe essere più prudente”, ha detto Sebastien Simon, che si è unito all’equipaggio di GUYOT environnement – Team Europe per questa tappa. 

“Al momento c’è una grande bolla di bonaccia. Non siamo ancora sicuri dove attraversarla. Sarà sicuramente instabile e interessante”.

Per il vincitore della tappa di apertura, Team Holcim-PRB, la sfida sarà quella di osservare le barche e i velisti in condizioni diverse rispetto alla prima tappa.

“Sono sicuro che vedremo caratteristiche diverse sia delle barche che dei velisti”, ha detto lo skipper Kevin Escoffier. “Ma la mentalità per noi è la stessa: spingere al massimo, sempre!”.

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