Massimo Juris e Pietro Luciani quarti nella prima tappa della Les Sables – Horta – Les Sables

Di seguito riportiamo il racconto di Massimo Juris e Pietro Luciani al termine della prima tappa della Les Sables – Horta – Les Sables. Il team di Colombre XL ha terminato la prima tappa al quarto posto.

Diciannove le barche presenti alla manifestazione, che sono partite da Les Sables e dopo sei giorni di navigazione hanno raggiunto Horta. Ora qualche giorno di riposo prima di riprendere il largo in direzione Les Sables dal porto di Horta.


Buona partenza da Les Sables Domenica 2 Luglio. Camminiamo bene anche la prima notte. Aria leggera come piace a noi adriatici. Le previsioni sono buone con qualche botta d’aria a Finisterre sulla costa spagnola. La mattina del secondo giorno 3/7 siamo nel gruppo di testa con Imerys di Phil Sharp delle Channel Islands (finirà 2°), con Tales dello spagnolo Botin e Pablo Santurde (1°bravissimi), con al barca tedesca Stella Nova (3°) e quella dell’Oman, Oman Sails (6°) . Piu’ indietro c’e’ anche qualche francese! Galfione su Serenis Consulting (5°), Halvard e Miranda sul nuovo Campagne de France (7°) e Aymeric Chappellier con la nuovissima Aina (7°).

Da “maghi delle arie perse” continuiamo in testa ma in serata avvicinandosi alla Spagna, monta il vento a 25/27 nodi di poppa e Imerys e Tales ci mollano. Ma il vero problema e’ la bassa pressione che sta uscendo da La Coruna proprio davanti a noi. Non solo ha creato questo vento che abbiamo ma al suo centro ha una gran bonaccia e a sud venti contrari. A Nord le condizioni sono favorevoli ma la depressione si muove rapidamente verso nord, per cui se la vuoi girare da sopra devi stare attento che non ti “mangi”. Così durante la notte abbiamo fatto un giro molto largo, una decisione suggerita dal routage del PC di bordo, caldeggiata dal co-skipper e un pò resistita dallo skipper perplesso della lunghezza della nuova rotta. Comunque il giorno 4/7 lo passiamo di poppa con vento fresco sempre mura a dritta con il vento che man mano ruotando intorno alla depressione ci fa fare l’ ampio giro a nord del centro. Alla fine a noi e’ andata molto bene, ai primissimi che hanno tagliato un po gli angoli e’ andata meglio mentre non andando rapidamente a Nord tutti gli atri hanno perso molta strada ed alcuni sono rimasti inglobati dal centro del “buco nero”. Poi tutto il giorno 5/7 e’ stata una gran corsa al traverso con gennaker piccolo frazionato e una mano di terzaroli alla randa. Velocità’ sino a 19 nodi. La barca e noi perennemente coperti d’acqua.

In serata il vento ha stretto ed è calato. Il 6/7 giornata “a far camminare”, bolina larga sotto gennaker grande con aria leggera, molte regolazioni di fino, occhio sulla velocità e sugli aggiornamenti ogni due ore delle posizioni. Il 7 un promontorio di alta pressione ci sbarra la strada diretta per le Azzorre e a Nord si sta approfondendo una depressione che porterà del vento. Siamo quarti seguiamo Stella Nova un Mach 2 molto ben condotto e siamo seguiti da Oman Sail un pò staccato. L’aria cala, Stella Nova rallenta chiudiamo la distanza a 5 miglia e immediatamente viriamo verso Nord / Nord Ovest per evitare la bonaccia di fronte e muoverci verso il fronte depressionario. Ma dopo 40 minuti anche Stella Nova vira giusto in tempo prima di piantarsi e finisce per noi la speranza di passarlo. Rapidamente il cielo si copre e nella notte arriva il fronte . Siamo lontano dal centro ed il vento è solo sui 15 nodi con pioggia fitta. Poi d’improvviso il fronte passa ed il vento salta da SW a NW. Neanche il tempo per Massimo di uscire per virare che Pietro si trova la barca sulle altre mura! Adesso la prua è di nuovo sulle Azzorre ma la barca picchia molto contro l’onda del vecchio vento dritta di fronte. Il mattino del 8: terra. E’ St. Cruz de Graciosa la prima isola che avvistiamo. La passiamo ed il vento si allarga: su lo spinnaker. Bordo sotto l’inospitale costa NE dell’ Isola Sao Jorge a strapiombo sul mare . Poi, ecco lo spettacolare vulcano di Pico in fronte alla nostra destinazione l’isola di Faial. Bordeggio in poppa verso Horta con l’aria che cala sino al solito rafficone sulla linea di arrivo che ti costringe a fare qualche numero. Ma tutto bene, il quarto posto è assicurato. Siamo contenti abbiamo fatto una bella regata.

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