La Giraglia Rolex Cup si trasforma in un Match Race tra le ariette del golfo di Genova

La Giraglia, come sanno bene i regatanti, non ha mezzi termini e si dimostra sempre una regata impegnativa: che ci sia molto vento o che l’anticiclone ‘Giuda’ si metta d’impegno a rendere difficile la vita dei navigatori, come si sapeva da ieri in banchina a Saint Tropez.

Fino alla Giraglia ci arriviamo bene – profetizzava Andrea Caracci, navigatore a bordo del Cookson 50 Kuka 3 powered by BMWda lì in poi, difficilissimo azzardare previsioni.’

Caracci aveva già fatto i conti con Giuda.

L’edizione 2017 si sta rivelando in tutta la sua complessità tattica per l’intera flotta di 209 barche partite ieri alle 13:00 da Saint Tropez. In molti hanno optato per assetto ultra light, inclusi i grandi Maxi Yacht che sono partiti a ranghi ridotti in previsione di una regata in cui la leggerezza si traduce in migliori performance. Così Momo e Caol Ila, invece del solito equipaggio di 22 persone, hanno optato per una panchina corta, con soli 13 membri d’equipaggio.

Partiti ieri con un bel vento fresco, dopo aver girato la Fourmigue, gli yacht hanno avuto buone condizioni fino al calar del sole cui è coinciso il calar del sud ovest che li aveva spinti a sud. La flotta si è così allungata ed è stato possibile seguire i progressi di tutti grazie al live tracking che ha rivelato le mosse tattiche adottate durante la notte. Autentico match race tra i due Mini Maxi di cui sopra, Momo e Caol Ila, che da più di 24 ore si stanno marcando a vista dopo aver viaggiato sopra i 10 nodi e ora, al momento di scrivere il comunicato, si trovano a 40 miglia da Genova. Difficile un pronostico sui due, ma prevedibile un arrivo al fotofinish in serata. Subito dietro il Maxi Pendragon di Nicola Paoleschi, Caro e Atalanta II di Carlo Puri-Negri. Anche loro seguono bene il duo di testa con la speranza di agganciare le termiche serali del Golfo di Genova. Riflettori puntati anche sui tre Cookson 50, anch’essi vicinissimi, e pessimi clienti per il resto della flotta: Kuka 3, Mascalzone Latino ed Endlessgame, ottimi equipaggi, team affiatati e barche velocissime.

Ottima la performance del Class 40 Alfagroup con i due oceanici Alberto Bona e Andrea Fantini, con il morale alle stelle e l’entusiasmo per gli avvistamenti di balene e delfini. ‘Siamo primi dei X2, vicini a barche molto più grosse – ci scriveva Fantini in mattinata – poca aria, a bordo tutto ok, e siamo belli carichi per la risalita’.

A Genova, nella sede dello Yacht Club Italiano è tutto pronto per l’accoglienza dei regatanti, farinata, focaccia al formaggio h24 per tutti. La maggior parte dei quali è attesa per la giornata di domani. Il programma prevede poi un crew party per tutti in serata e la premiazione sabato.

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