Il lago di Garda ha ospitato la grande flotta italiana del singolo Laser e, nell’occasione, ha ricordato la leggenda olimpica Valentin Mankin a tre anni dalla scomparsa. L’apertura dell’Evento ha ospitato la presentazione delle aule della scuola di Univela che sono ora ufficialmente intitolate al velista ucraino Valentin Mankin.
Nel corso della breve ma commovente cerimonia hanno parlato Francesco Marrai, azzurro a Rio de Janeiro, Amos Vacondio, direttore generale di Univela Sailing. Il giornalista Luca Bontempelli ha tracciato un sintetico profilo di Mankin, la sua vita di atleta dell’ex Unione Sovietica in piena Guerra fredda, le sue 4 partecipazione olimpiche, la sua grande umanità messa, successivamente, a disposizione dopo gli anni ’80 della squadra olimpica italiana di vela dove Valentin fu il direttore sportivo. Mankin è scomparso il 1° giugno del 2014. In carriera ha vinto tre ori e un argento alle Olimpiadi.
In 300 sono arrivati sul Garda per l’Italia Cup ospitata alla base di Univela Sailing (regata co organizzata con YC Acquafresca, CV Gargnano e Cv Toscolano-Maderno). Nel Laser 4.7 vince il cagliaritano Cesare Barabino che batte i due di Cannigione Marco Stangoni e Matteo Paulon, prima ragazza Chiara Benini di Riva.
Il Radial registra la solita cavalcata vincente di Guido Gallinaro, il bresciano della Fraglia di Riva, che scarta, come peggior risultato, un 2° posto (per il resto tutti primi). Sul podio salgono Lorenzo Masetti di Como ed Emil Toblini di Fraglia Vela Riva, prima femmina Claretta Tempesti di Livorno.
L’azzurro di Rio 2016, il livornese Francesco Marrai (Fiamme Gialle) si impone nello Standard (olimpico) davanti a Samuele Naldi di Malcesine e Lorenzo Dattilo del Tognazzi Marine Roma.