Volvo Ocean Race: prua verso l’Europa, ricordando Hans

L’olandese Hans Horrevoets, 32 anni, componente dell’equipaggio di ABN AMRO TWO, fu l’ultima delle cinque vittime nella storia ultra quarantennale del giro del mondo, ma resta nelle menti di tutti i velisti, e ricorda quanto pericolosa possa essere la regata. Horrevoets cadde fuoribordo durante la notte, a circa 1.800 miglia dalla punta inglese di Lands End, durante la tappa da New York a Portsmouth nell’edizione 2005/06. Sebbene i suoi compagni avessero recuperato il suo corpo, non riuscirono però a salvargli la vita. E quello non fu l’ultimo momento drammatico per l’equipaggio di ABN AMRO TWO durante la tappa, dato che dovettero correre in soccorso del team movistar, guidato dallo skipper Bouwe Bekking, salvandone gli uomini poco prima che la barca affondasse in pieno Atlantico.

Un importante ricordo, se mai ce ne fosse bisogno di quanto possa essere rischiosa la tappa di ritorno verso l’Europa. La frazione, che è la più corta finora disputata e che dovrebbe concludersi in circa nove giorni, è partita ieri da Newport in condizioni assolutamente spettacolari e sotto gli occhi di un’incredibile folla di spettatori. Il debutto di Newport, per molte decadi patria della Coppa America, come sede di tappa nordamericano nella storia della Volvo Ocean Race è stato un grande successo.

La settima tappa potrebbe anche costituire una buona possibilità di vittoria per quei team che ancora non sono riusciti ad ottenerla come Team Alvimedica e l’equipaggio tutto femminile di Team SCA. Ma anche gli spagnoli di MAPFRE potrebbero voler dire la loro, dopo la bella vittoria nella Team Vestas Wind In-Port Race Newport di sabato e dopo aver guidato i sei team in mare aperto ieri.

In ogni caso la lotta resta serrata, come ormai ci ha abituato a vedere questa edizione del giro del mondo sui nuovi monotipi, con Dongfeng Race Team che mantiene all’ultima rilevazione delle posizioni un margine di sole 1.9 miglia sui leader della classifica generale di Abu Dhabi Ocean Racing e di 3.4 su MAPFRE.

Le condizioni sono cambiate velocemente e il vento nelle ultime ore è andato aumentando, come conferma Yann Riou, Onboard reporter su Dongfeng: “Una prima nottata fresca e bagnata, l’acqua fredda che arriva direttamente dall’Artico, spinta dalla corrente del Labrador e che raffredda tutta la costa nord-est degli USA, sta facendo bene il suo lavoro. E’ cominciata bene la tappa, ma poi è diventata complicata. Uno stop, due ore dopo la partenza, una compressione e quasi una ripartenza. Pensiamo che sarà una transatlantica piuttosto complessa dal punto di vista meteo, con passaggi difficili come quello di oggi e molta incertezza.”

Secondo il meteorologo della regata Gonzalo Infante, la strategia attuale della flotta si basa su una piccola depressione che si sta sviluppando sul golfo del Maine e che dovrebbe muoversi verso sud-est e una alta pressione che si trova più avanti. Sembra che stanotte le sei barche dovranno quindi decidere se puntare a nord, oppure continuare a navigare verso sud-est come stanno facendo ora. Nel caso facessero rotta a nord, l’opzione potrebbe anche essere decisiva per affrontare la successiva alta pressione delle Azzore da nord. Stanotte inoltre, i sei team dovrebbero entrare nella Corrente del Golfo , un aiuto notevole, visto che potrebbe garantire anche fino a tre nodi di velocità in più. Però, come ha commentato lo skipper di Abu Dhabi Ocean Racing Ian Walker: “La flotta è sempre molto compatta ma con le previsioni incerte, ho il sospetto che potrebbero esserci tante variazioni nelle posizioni.”

Le barche potrebbero giungere nella capitale portoghese in otto o nove giorni. L’avanzamento della flotta, con posizioni aggiornate ogni tre ore, può essere seguito grazie allo strumento del tracker all’indirizzohttp://www.volvooceanrace.com/en/virtualeye.html oppure con le app per smartphone e tablet.

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