Venezia accoglie Energy Observer e il suo villaggio, aperto al pubblico dal 6 al 15 luglio

Dopo aver fatto scalo a Kotor, in Montenegro e a Zadar in Croazia, Energy Observer, la prima imbarcazione al mondo alimentata con energie rinnovabili e idrogeno pensata per il giro del mondo, è arrivata a Venezia venerdì 6 luglio. La città dei Dogi è il primo scalo italiano e una delle tre più importanti tappe del 2018 del tour denominato “Odissea per il Futuro”. Nei prossimi dieci giorni il catamarano sarà ospite dell’Isola della Certosa con il villaggio, aperto gratuitamente al pubblico dal 7 al 15 luglio. Uno scalo che costituisce anche, per l’equipe di Energy Observer, guidata dai francesi Victorien Erussard e Jérôme Delafosse, un’opportunità di scoprire le iniziative locali a favore del cambiamento ecologico.
Energy Observer è entrato nella spettacolare laguna di Venezia intorno a mezzogiorno di oggi, venerdì 6 luglio sotto un sole estivo e un cielo blu. Dopo aver navigato nella Laguna il catamarano è transitato davanti alla mitica piazza San Marco, prima di arrivare sulla banchina dell’Isola della Certosa  a pochi metri dal villaggio. L’equipaggio di Energy Observer è stato accolto dai rappresentanti della città di Venezia e della Marina della Certosa.

“Sognavamo di venire a Venezia.” Ha detto Victorien Erussard, fondatore e capitano di Energy Observer. “La città dei Dogi è una tappa simbolica della nostra Odissea per il Futuro, siamo orgogliosi di aver percorso quasi 8.000 miglia utilizzando solo energie rinnovabili e idrogeno per raggiungere questa città, sulla quale pesano molte minaccia ambientali.”

Massimiliano de Martin, Assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, da parte sua ha commentato: “L’aspetto più importante è che la nostra città rientra in un progetto internazionale legato al tema dell’ambiente. Se questa imbarcazione, che ha in programma di effettuare il giro del mondo in sei anni, ha deciso di passare anche da Venezia, significa che l’ambiente e la laguna sono interessanti anche per il resto del mondo. La possibilità di vedere una barca tecnologica come questa ci fa ben sperare di poter pensare a un’adeguamento della nostra flotta con nuovi sistemi propulsivi. Una barca alimentata a idrogeno, solare e fotovoltaico è un sistema eccellente per ridurre le emissioni in atmosfera.”
Venezia, un laboratorio di soluzioni ambientali

Ogni anno la città di Venezia accoglie circa 30 milioni di turisti. Inserita fra i siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco dal 1987, la città è sottoposta a una pressione turistica crescente mentre le sfide ambientali da affrontare sono numerose: dalla crescita del livello delle acque, alla scomparsa della biodiversità marina, fino all’inquinamento intenso, solo per citarne alcune.

Come testimoniato da Jérôme Delafosse, capo spedizione di Energy Observer, che ha spiegato: “Prima di Venezia la nostra Odissea per il Futuro ha visitato il Mediterraneo occidentale, dal Magreb al Medio Oriente, esplorazioni che ci hanno permesso di capire che i problemi che dobbiamo affrontare oggi a Venezia sono intrinsecamente legati a quelli che   abbiamo riscontrato in Tunisia, in Grecia o in Israele… La salvaguardia del Mediterraneo ci interessa tutti e deve passare per una collaborazione fra i 23 paesi che vi si affacciano. E’ importante capire che di fronte alle sfide ambientali siamo tutti dei paesi in via di sviluppo durevole. Se Venezia è chiamata a rispondere a sfide ambientali, la città è tuttavia anche un laboratorio di soluzioni. E’ in questo ambito che il gruppo incontrerà gli attori del rinnovamento, fra cui Ronald Thenius, dottorando in biologia all’università di Graz in Austria che lavora a Venezia su un grande progetto di robot sottomarini che permettono di sorvegliare in tempo reale le diverse fluttuazioni (inquinamento, diffusione di alghe, biochimica dell’acqua) della Laguna. In effetti Venezia e la sua laguna sono stati identificati come luoghi ideali per effettuare le prime sperimentazioni di questo progetto creato da un gruppo di università italiane, austriache, belghe, croate, tedesche e francesi. I ricercatori pensano anche allo sviluppo di un robot autonomo, in grado di produrre energia dal fango.”
Energy Observer per un pianeta durevole

Victorien Erussard, fondatore e capitano di Energy Observer, è il primo ambasciatore francese degli Obiettivi di Sviluppo Durevole (ODD) adottati dall’ONU nel 2015. Nel corso della sua Odissea per il Futuro, l’équipe di Energy Observer parte alla scoperta delle soluzioni concrete messe in campo localmente per raggiungere tali obiettivi. Venezia, città al centro di molte sfide e in particolare del raggiungimento degli ODD che quest’anno riguardano: la qualità dell’acqua, l’energia pulita a costi ragionevoli, le città e le comunità durevoli e, naturalmente le misure per la lotta contro i cambiamenti climatici.
Energy Observer all’Isola della Certosa

L’Isola della Certosa è stata scelta da Energy Observer come base durante la tappa veneziana. Situata nella Laguna, a poche centinaia di metri dal cuore della città, la Certosa è uno scrigno naturale che accoglie molti diportisti che vogliono scoprire le isole vicine prima di prendere il mare. Abbandonata per anni, l’isola divenne una discarica di rifiuti, ma grazie all’Associazione  Vento di Venezia, guidata Alberto Sonino, è stata restaurata, preservandone la fauna e la flora presente nel parco esteso su oltre 22 ettari e creando un marina rispettoso dell’ambiente.

“Ospitare Energy Observer alla Certosa è importante per diversi motivi.” Ha detto Alberto Sonino, amministratore del marina e partner della tappa. “La conferma dell’isola come un punto di confronto e di incontro della nautica da diporto a Venezia, il piano di riqualificazione dell’isola  attraverso le migliori tecnologie disponibili sul mercato. Avere un prototipo di barca futuristico e innovativo che si basa sul circuito chiuso dell’energia, trasformando l’acqua di mare in idrogeno, è la conferma di alcune tecnologie meno spinte che vorremmo utilizzare nel recupero e nella riqualificazione dell’isola. Il fotovoltaico, l’accumulo con batterie al litio e sistemi di stoccaggio dell’idrogeno, il ciclo dell’acqua e in generale la gestione della rete e l’ottimizzazione dei circuiti energetici. Esempi come quello del catamarano Energy Observer sono un’ispirazione non solo mediatica ma anche tecnologica di quello che alla Certosa, e in altri ambiti della città, vogliamo e possiamo fare.”
Il villaggio Energy Observer: un’immersione nell’Odissea per il Futuro

Il progetto di Energy Observer è molto più che una semplice imbarcazione, è anche un sistema media che vuole sensibilizzare il grande pubblico sul tema del cambiamento ambientale. Per meglio condividere il tema il progetto Energy Observer si affianca a un’esposizione interattiva, pedagogica e totalmente digitalizzata che permette ai visitatori di meglio capire le sfide della transizione ecologica. Per lo scalo di Venezia, il villaggio è stato montato sull’Isola della Certosa con una nuova scenografia e dei contenuti inediti in realtà virtuale e con proiezioni a 360°.

Il villaggio di Energy Observer è un luogo di incontri, scambi e scoperte che sarà aperto al pubblico dal 7 al 15 luglio, dalle 10 alle 18 *. Il team di Energy Observer presenterà ai curiosi tutte le tecnologie dell’imbarcazione e il modo in cui queste aiutano la lotta contro il cambiamento climatico.

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