Ingemar, pronti i nuovi moduli per i Marina 2.0

Ingemar registra risultati brillanti nell’esercizio da poco concluso, con un miglioramento complessivo delle performance finanziarie e un fatturato di gruppo che ha superato la soglia degli 11 milioni di Euro. Una parte consistente del risultato riporta ai molti progetti realizzati in ambito internazionale, che anche nel 2017 costituiranno un’importante componente di crescita; attualmente il portafoglio delle nuove commesse vanta molti incarichi all’estero, nel bacino del Mediterraneo e in diversi Paesi del Medio-Oriente e in Italia, fra Sicilia, Sardegna, Friuli, Liguria e Veneto.

Grande attenzione è stata e continuerà ad essere posta nella ricerca di soluzioni ingegneristiche che amplino sempre di più l’offerta di strutture per il diporto nautico, l’industria e gli utilizzi speciali e nel contempo facilitino tutte le operazioni logistiche, dalla produzione all’installazione, connesse alla complessa gestione dei voluminosi manufatti galleggianti.

Il 2017 sarà per Ingemar un anno di innovazioni applicate, sia per le nuove modalità di assemblaggio e stabilizzazione dei diversi moduli galleggianti, sia per la produzione di nuovi elementi che faciliteranno e ridurranno al minimo le attività di manutenzione successive.

A tale proposito, Ingemar ha voluto migliorare e innovare anche tutti quei componenti “nascosti” ma essenziali per l’eccellenza del risultato, che normalmente non vengono neppure percepiti dall’utilizzatore, quali:
– i sistemi di fissaggio, ancoraggio e snodo che connettono e stabilizzano più moduli o che devono collegare banchine e elementi galleggianti in totale sicurezza,
– gli spazi “sotto coperta” progettati per distribuire i sempre più complessi servizi dei marina (una rete di pozzetti e canaline occultati e facilmente accessibili per la distribuzione di acqua, luce, servizi antincendio, reti dati-telefoniche, controlli remoti, etc.),
– i trattamenti protettivi speciali sia per le componenti emerse, con l’impiego di particolari malte al quarzo antisdrucciolevoli e resistenti agli agenti atmosferici, sia per le parti immerse, con soluzioni capaci di contrastare gli effetti della tropicalizzazione delle acque e l’aggressione delle strutture da parte di nuove e più resistenti specie di alghe, granchi, molluschi, etc..

I progetti del 2017 sono diversificati: dall’arredo degli spazi acquei per prestigiosi cantieri navali (Gruppo Ferretti per Riva a Sarnico, Azimuth con il nuovo porto de La Valletta a Malta), alla realizzazione o ampliamento di porti turistici e circoli nautici (Capo d’Orlando, Porto Empedocle, Monfalcone, La Spezia), fino alle forniture di speciali strutture d’ormeggio dei Servizi Pubblici (Venezia). Verrà inoltre inaugurato a breve il nuovo approdo turistico per i diportisti a Portorose in Slovenia e sono già in corso nuove importanti installazioni in Arabia Saudita e Kuwait.

Negli ultimi anni – ha commentato Lorenzo Isalberti, Presidente del gruppo – il nostro comparto di Ricerca e Sviluppo ha messo a punto nuove ed originali soluzioni di accoppiamenti strutturali sempre più semplici e performanti ed oggi i nuovi lay-out tendono progressivamente ad assomigliare ad un “Domino” gigante, le cui tessere galleggianti, dotate di precise funzioni personalizzabili, daranno vita ai “marina 2.0” di domani.”

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