Barcolana 2015, cronaca di una regata e della festa di Trieste

E poi, dopo una Bora di sabato con raffiche fino a 84 nodi, che a ha visto un gran lavoro dei volontari per mettere in sicurezza le imbarcazioni in ormeggio, arriva la Barcolana. Una Barcolana bellissima, con un campo complicato e reso ancor più tecnico da un vento instabile per intensità, ma sceso a livelli tali da permettere a molti dei 1681 iscritti di prendere il mare in tutta tranquillità. La grande festa della vela di Trieste ha preso il via due ore dopo il previsto, oggi alle 12.30, con la soddisfazione degli organizzatori di avere in mare oltre 15.000 persone.

1681 gli iscritti, per una regata difficilissima dal punto di vista tattico. Il Golfo di Trieste ha proposto dieci nodi di grecale e le ultime raffiche di Bora fino a 20 nodi: una condizione complessa per le raffiche irregolari disegnate sul campo di regata, e gran lavoro per i tattici.

Vasco Vascotto, alla tattica di Robertissima III, non ha sbagliato nulla. Partito in maniera perfetta, in mezzo alla linea, ha issato immediatamente il gennaker e ha preso un bel margine di vantaggio. Jena di Benussi-Cherin-Kosmina si è attardata al via e il distacco è risultato subito incolmabile. Dimenticate immediatamente le tre precedenti edizioni di bonaccia, la regata ha visto i primi controllarsi a distanza, con ottimi spunti dell’anziano Veliki Viharnik, scafo sloveno di Dusan Puh, ex Brooksfield, che ha letto meglio le raffiche e inseguito con determinazione Robertissima III, arrivando fino a insidiare un eterno secondo Jena No Borders Team. Nella partita si è inserito Pendragon, scafo con Lorenzo Bodini al timone in partenza e alla tattica durante la regata: bordeggio impeccabile e tattica intelligente lo hanno portato subito tra le prime posizioni. Poi, arriva Paul Cayard: Anywave Onboard parte bene, manovra in maniera non impeccabile in prima boa e si trova al quinto posto: dovrà recuperare in fondo, per poter chiudere quarto. Protagonista assoluto del primo lato è il piccolissimo Zerstören di Condello, Bua e Scarpa, che con i suoi 6,40 metri per soli 400 chili, plana da Barcola alla boa 1, raggiunta al sesto posto.

A partire dalla lunga bolina, dopo la seconda boa, per Robertissima III è un assolo: Vascotto non concede tregua, cambia vele, vira e gestisce ogni millimetro della rotta, pronto alla vittoria, il timoniere Roberto Tomasini Grinover all’arrivo si commuove a vedere il pubblico applaudire lungo le Rive. Jena No Borders Team non può che inseguire, e lo fa tenendo lontano Pendragon, l’outsider che chiuderà in terza posizione, seguito da Anywave Onboard con Cayard e da Veliki Viharnik con l’intramontabile Puh al quinto posto.

L’arrivo di fronte a piazza Unità offre uno spettacolo incredibile e rende protagoniste le migliaia di persone assiepate sul Molo Audace, sul Molo Bersaglieri e nel Bacino San Giusto, parte imprescindibile della festa: a occhio nudo possono godersi l’arrivo della Barcolana 2015 a pochi metri da piazza dell’Unità, uno scenario che continuerà per tutto il pomeriggio, fino al tempo limite delle 18.

E’ stata una bellissima Barcolana – ha dichiarato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz – abbiamo lavorato tanto affinché anche con la Bora forte di sabato tutti potessero trovare un ormeggio in sicurezza e tutti potessero vivere la regata oggi a terra e in mare. Il mio ringraziamento va a tutti i Circoli velici triestini che hanno collaborato con noi nella gestione della sicurezza, a tutti i volontari che di giorno e notte hanno lavorato sorvegliando le imbarcazioni, alla Protezione Civile e alla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che da sabato a oggi pomeriggio è sempre stata con noi, sia per coordinare la parte sicurezza, sia per promuovere il territorio e vivere assieme a noi questa grande giornata”.

La regata ha anche avuto anche una grande eco mediatica, grazie alla diretta su Rai Sport 1 condotta da Giulio Guazzini, la diretta di Rai Radio 2 con la coppia Solibello-Ardemagni, lo streaming sul sito internet www.barcolana.it condotta dal giornalista di Mediaset Stefano Vegliani. Sabato grande successo per la diretta su Rai Uno di Lineablu; Donatella Bianchi e il suo staff hanno partecipato oggi alla Barcolana a bordo di Ancilla Domini con Mauro Pelaschier al timone, chiudendo in 12.a posizione assoluta: lo scafo ha vinto il Trofeo Miramare, come prima barca classificata nella Classe Crociera.

Barcolana ha visto una grande sorpresa per tutto il pubblico assiepato sulle Rive: oggi hanno regatato, nella prova finale della Land Rover Extreme 40 @Barcolana, anche i catamarani Extreme 40, che in contemporanea con la partenza della Barcolana hanno offerto uno spettacolo straordinario tra il Bacino San Giusto e la zona della Diga Vecchia. A vincere la regata decisiva è stato il catamarano Fincantieri, con i super triestini Lorenzo Bressani e Michele Paoletti, coadiuvati dall’ex Luna Rossa Emanuele Marino e Simone Ferrarese, in una prova che sembra preludere a una futura apertura di Barcolana verso i multiscafi.

Sembra quasi che alla fine abbiamo fatto il nostro lavoro arrivando secondi” – scherza a caldo Furio Benussi  team manager e tattico di Jena No Boards Team – “E’ stata una Barcolana difficile, sia per le raffiche di difficile lettura, sia perché obbligati a partire necessariamente vicini ai nostri avversari. Per Robertissima erano le condizioni migliori e noi dopo esserci trovati indietro alla fine del primo lato, non potevamo recuperare. Comunque questa Barcolana l’ha vinta Trieste e l’ha vinta la Società Velica di Barcola e Grignano per un’organizzazione tanto difficile quanto impeccabile. Per quanto riguarda a noi, il progetto funziona. Ci vediamo l’anno prossimo”.

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