Volvo Ocean Race, il racconto della Leg 8 da Lisbona a Lorient

La prima “tappa europea” dopo una prima parte costiera lungo la penisola iberica, attraversa il Golfo di Biscaglia, da sempre considerato come uno dei tratti di mare più insidiosi e una pietra miliare della navigazione offshore. Nella scorsa edizione, la flotta vi incontrò una delle peggiori tempeste poco prima di arrivare in terra francese, quindi il passaggio non è da sottovalutare, anche se la tappa misura solo 647 miglia. Quest’anno la flotta farà rotta diretta e non passerà dalle Azzorre come avvenne nel 2012.

L’ottava tappa può essere suddivisa in due sezioni distinte. Salvo il passaggio della punta al limite nord-occidentale della Spagna, il celeberrimo Capo Finisterre, la prima sezione è una navigazione costiera diretta, che può presentare l’ostacolo di venti di bolina dovuti agli effetti termici dell’orografia della costa. Le brezze di terra e di mare determinate dal diverso riscaldamento della costa, potrebbero quindi essere una delle determinanti strategiche/meteo del primo tratto.

Le barche, una volta superato Finisterre, dovranno affrontare la traversata del Golfo di Biscaglia che può essere uno dei tratti di mare più insidiosi del pianeta, dunque la seconda parte della tappa ha caratteristiche di navigazione più d’altura. I venti orientali, che possono investire Biscaglia anche con forza, potrebbero determinare una navigazione contro vento fino all’arrivo di Lorient, nel cui approccio entrano in gioco anche le correnti e i flussi di marea tipici della costa bretone.

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