Salone Nautico di Venezia: duro scontro tra il presidente di Slow Lagoon e l’assessore Chisso

Duro scontro tra Renato Chisso e Marino Masiero al salone nautico di Venezia durante la conferenza dei 16 comuni del Veneto Orientale che, con Jesolo capofila, hanno presentato il progetto di sviluppo del turismo lento finanziato dal programma di sviluppo rurale 2007 – 2014. Il botta è risposta c’è stato alla fine della conferenza.

Marino Masiero, presidente dell’associazione “Slow Lagoon”, è anche portavoce delle sei darsene di Brondolo che rischiano la chiusura per la realizzazione dello sbarramento del cuneo salino sul Fiume Brenta. A detta dei titolari delle aziende infatti, questo creerebbe grossi problemi alla navigazione e, in particolare, ai clienti delle loro darsene. In merito, il consiglio regionale del Veneto, ha chiesto alla giunta di esprimersi sulla presunta messa a rischio di sussistenza delle imprese a seguito dell’ormai appaltato sbarramento. “E’ da luglio che attendiamo una risposta della giunta regionale che aveva 60 giorni per ottemperare alle richieste del consiglio – spiega Masiero. Sono passati 10 mesi e tutto tace. Noi abbiamo il diritto di sapere di che morte dobbiamo morire. Questo non è il modo di fare politica. La regione Veneto ha speso 30 milioni di euro a nord della Provincia per agevolare il turismo nautico e a sud utilizza i fondi del Ministero dell’Agricoltura per stroncarlo.

Chisso non ha risposto alle domande e ha invitato le darsene a rivolgersi agli assessori Conte e Manzato. Inutile venire al salone nautico a fare propaganda e a scaricare il barile”. “Ci sono molte parrocchie in giunta e questa non è quella competente”, ha risposto l’assessore Renato Chisso. Tramite l’assessore provinciale alle attività produttive Lucio Gianni è stato chiesto un incontro urgente proprio con gli assessori regionali Conte e Manzato.

“Andremo fino in fondo – continua il presidente di “Slow Lagoon” – ma è inutile che l’assessore Chisso si chiami fuori dai giochi. Lui è responsabile politico della Commissione Via che ha approvato il progetto, in prima battuta addirittura senza l’analisi costi-benefici. Questa è stata aggiunta solo dopo e le darsene hanno depositato il documento in Procura dopo averla sottoposta ad una analisi tecnica da parte di due professori dell’Università di Padova per evidenti “risultati artefatti”. Chisso è assessore alle infrastrutture e ha il dovere di rispondere”.

FONTE: ChioggiaTv

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