Il Forte di San Felice candidato a Patrimonio dell’Unesco: ma com’è al suo interno?

Nei giorni scorsi vi abbiamo riportato la notizia riguardante il progetto “Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo”, al quale Chioggia partecipa con il Forte di San Felice, che è stato iscritto nella Lista Propositiva (Tentative List) del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. La candidatura riguarda le più significative realizzazioni militari della Repubblica di Venezia, sia nel dominio di terra che in quello di mare.

In tanti, navigando o semplicemente passeggiandoci attorno lo abbiamo ammirato, potendo solo immaginare che cosa ci fosse al suo interno. Purtroppo lo stato di abbandono dell’opera non rende lo splendore delle opere, della storia e dell’architettura che vi è al suo interno.

La sua storia nasce nel  1538, data di inizio dei lavori di potenziamento del sistema fortificato sulle bocche da porto della Repubblica Serenissima. Nel 1806, secondo quanto stabiliva il piano di difesa francese, si provvedeva ad alcuni lavori di miglioramento e dei lavori di potenziamento dello stesso forte. Al suo interno vi è contenuto il Castello della Lupa (o della Lova) che venne progettato da Francesco Marangoni nel 1384 sull’esempio della fortezza di Famagosta in Cipro.

In tempi moderni, fu presidiato dai militari della Marina Militare e fu poi abbandonato (vive all’interno solo il custode del faro e la sua famiglia) prima della fine del secolo scorso.  Per un breve periodo fu reso anche visitabile ai civili ma, venne poi revocato il permesso di ingresso e ritorno zona militare invalicabile. Grazie ad alcune foto recuperate in alcuni siti internet, siamo ora in grado di mostrarvelo.

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FONTE: http://www.fortificazioni.net/forti/SanFelice.htm
FONTE: http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=40082

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